Turismo sacro, risorsa del sud. All’Open Outdoor si parla del pellegrinaggio dei “marunnari” di Sanza
Il pellegrinaggio sulla vetta del Cervati dei “marunnari” di Sanza, inserito nel Patrimonio tra gli Elementi Culturali Immateriali Campani da tutelare, sarà protagonista domani alla prima edizione di Open Outdoor – il salone dedicato esclusivamente al tempo libero e alla vacanza open air – che si tiene a Paestum al Centro Espositivo Next (ex Tabacchificio Cafasso) da oggi al 16 aprile 2023. Presso la Sala Cilento infatti, dalle 11.00 è prevista il convegno Viaggio Italiano: tra cammini religiosi e aree sacre della Campania. Previsti gli interventi di Felice Casucci Assessore Regionale al Turismo; Pasquale Sorrentino Delegato al Turismo della Provincia di Salerno; Pino Anzani “Itinerari religiosi come risorsa del Cilento Patrimonio Mondiale Unesco”; Settimo Rienzo “Il cammino d San Nilo”: un’esperienza vincente; Domenico Nicoletti “Sette sorelle del Cilento-Vallo di Diano”: Olimpia Niglio Centro Internazionale di Studi sulle Culture del Pellegrinaggio. Coordina i lavori Lorenzo Peluso Giornalista e – Referente del Comune Sanza “Borgo dell’accoglienza”.
La tradizione dei “Marunnari” del Cervati di Sanza
Il processo di valorizzazione del territorio promosso dal Comune di Sanza diviene esperienza collettiva da condividere, partendo dal riconoscimento della tradizione dei “Marunnari” del Cervati che su candidatura del Comune di Sanza, la Giunta Regionale della Campania con decreto dirigenziale 403 del 16 luglio 2021 ha Iscritto nell’Inventario IPIC per l’anno 2020, degli Elementi Culturali Immateriali Campani. Il Pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Neve, posto sulla sommità del Monte Cervati, è una delle manifestazioni più importanti della religiosità popolare campana. In esso si rintraccia la presenza di riti e ritualità sicuramente ascrivibili a culturalità pre-cristiane, che si ritrovano mirabilmente stratificate nel Pellegrinaggio al Cervati attraverso la mediazione del monachesimo italo greco. Spicca l’offerta di Cente, barche votive realizzate con candele e decorate con fiori e grano, portate in omaggio alla Vergine prevalentemente da donne scalze: col loro incedere nella risalita esse evocano le offerte di navicelle rinvenute in scavi protostorici e le statuette di offerenti del mondo greco, carico simbolico legato alla verginità di Artemide e al suo potere su boschi e porti, al grano di Demetra e alle api, care alle grandi madri mediterranee in quanto creatrici di luce e di dolcezza.
Non a caso la Vergine assumerà in questo areale il titolo di melikia. Spicca la corsa, eco lontano di un “kòmmos” dionisiaco. Permane il cibo condiviso, invariante dei riti della “religio delle comunità del Mare Nostrum. Richiama i lineamenti bizantini la Madonna della Grotta, o della Neve del Cervati a Sanza. Nella Grotta che custodisce gelosamente la Madonna; una anfratto inaccessibile dove, così vuole la leggenda, quella statua in pietra e gesso, fu nascosta dai primi monaci basiliani arrivati in queste terre dal lontano oriente. A pochi passi l’antico santuario mariano, il più alto del Mediterraneo, quello della Madonna del Cervati. Da un documento del 700 conservato nell’Arciconfraternita di Santa Maria della Neve a Sanza, si può affermare che il culto è antecedente al tempo della fondazione della cappella dedicata alla Madonna, nel IX secolo, sul Monte Cervato.
La vetrina dell’Open Outdoor
vetrina di profilo internazionale quella del Salone “Open – Outdoor Experiences” di Paestum, la manifestazione che racchiude tutte le principali realtà dell’universo dell’outdoor. Cinque sale congressi con più di quaranta convegni, oltre settanta stand espositivi e molteplici attività all’aria aperta per bambini e adulti: il programma della tre giorni dedicata al turismo outdoor. Lo scopo di “Open” è quello di accendere i riflettori sul patrimonio naturalistico e culturale italiano mediante un nuovo concetto di fruizione turistica basata sulla sostenibilità, il benessere e l’accessibilità dei luoghi. Intenzione dell’organizzazione è valorizzare e sostenere le nuove tendenze del Turismo Lento, dei Cammini Culturali e Religiosi, delle attività Outdoor che, specialmente a causa dell’emergenza pandemica, sono state riscoperte anche nella nostra Regione e in tutto il Meridione, come risorsa su cui poter investire.