Rdc addio, dal 1 gennaio arriva la Garanzia per l’Inclusione: riguarderà 709mila nuclei familiari

15 Apr 2023 15:50 - di Redazione

Riguarderà circa 709mila nuclei familiari per una spesa di poco superiore ai 5,3 miliardi il nuovo Reddito di Cittadinanza che entrerà in vigore il 1 gennaio 2024. Il nuovo strumento targato governo Meloni, che sostituisce l’assegno grillino che si è rivelato un fallimento per l’occupazione, prenderà il nome di Garanzia per l’Inclusione. 

Reddito di cittadinanza addio

E, stando alla bozza del decreto di riforma anticipata da Messaggero e Sole 24 ore, prevede altri due interventi per le politiche attive. La Prestazione di accompagnamento al lavoro e la Garanzia per l’attivazione lavorativa riconosciuta a diverse categorie di cittadini. Nella riforma è previsto anche un inasprimento delle sanzioni per dichiarazioni false e truffe, con pene fino a 6 anni di carcere.

Dal 1 gennaio arriva la Garanzia per l’inclusione

La Garanzia per l’inclusione riguarda le famiglie al cui interno vi sia almeno un disabile, un minore, un soggetto con almeno 60 anni di età o una persona a cui è stato riconosciuto l’assegno per l’invalidità civile.  Il beneficio tocca i seimila euro l’anno, vale a dire 500 euro al mese (aggiornato alla scala di equivalenza). Il sussidio è integrato fino a 3.360 euro (280 euro al mese) come contributo affitto. E viene erogato per 18 mesi. Dopo un mese di stop, riparte per altri 12.

La Prestazione di accompagnamento

Per i beneficiari del Reddito di cittadinanza che, al momento della scadenza dei 7 mesi previsti per quest’anno, abbiano sottoscritto un patto per il lavoro, arriva la Prestazione di accompagnamento al lavoro. Si può chiedere dal primo settembre e vale 350 euro al mese. L’intervento riguarda 213mila persone di 154mila nuclei familiari per una spesa di 276 milioni di euro. La Garanzia per l’attivazione lavorativa (stesso importo), invece, è riconosciuta a soggetti tra i 18 e i 59 anni in condizione di povertà assoluta. Con un valore Isee non superiore a seimila euro. A condizione che non abbiano già i requisiti per accedere alla Gil.

Sgravi contributivi fino al 100% per 2 anni

Dal ministero del Lavoro comunque fanno sapere che il testo non è chiuso e che, soprattutto, sulla scala di equivalenza c’è ancora una riflessione in corso. La riforma prevede anche alcuni sgravi. Se scatta un contratto a tempo indeterminato è riconosciuto uno sgravio contributivo al 100% per due anni. Fino a un massimo di ottomila euro l’anno. Se il contratto è a termine o stagionale, lo ‘sconto’ contributivo è del 50%, per un massimo di quattromila euro l’anno.

20mila assunzioni a tempo indeterminato

La relazione tecnica ipotizza 20mila assunzioni a tempo indeterminato l’anno e 50mila a termine o stagionali. Un’agevolazione è prevista anche se si apre un’attività di lavoro autonomo entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio.

Sanzioni penali per i furbetti del Rdc

Inasprite anche le pene per combattere il fenomeno diffuso dei furbetti del reddito di cittadinanza. Arrivano sanzioni penali: da 1 a 3 anni per chi non ha comunicato all’Inps le variazioni del proprio reddito, e patrimonio, anche se derivano da lavoro in nero. Reclusione dai 2 ai 6 anni in caso di presentazione di documenti contraffatti o informazioni non veritiere per ottenere la nuova Garanzia per l’Inclusione.

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