Musumeci a bordo del pattugliatore della Gdf: il grazie del governo agli uomini in divisa in trincea sull’acqua
Il ministro Musumeci ha celebrato a Catania la Giornata del Mare a bordo di un pattugliatore della Guardia della Finanza. E proprio ai nostri uomini in divisa, impegnati a prestare soccorso e a contrastare l’illegalità in mare, l’ex governatore siciliano ha tributato il grazie del governo per il loro lavoro quotidiano nella gestione delle emergenze. «Oggi a Catania, in occasione delle celebrazioni per la Giornata del Mare, che si concluderanno il prossimo 16 maggio a Castelporziano alla presenza del Presidente Mattarella, sono salito a bordo del pattugliatore multiruolo PO2 Montecimone della Guardia di Finanza», ha commentato Musumeci. «È stata una grande soddisfazione constatare come il Corpo della GdF sia attrezzato e dotato di una flotta così significativa».
Giornata del Mare, Musumeci celebra la ricorrenza a bordo del pattugliatore della Gdf
E ancora. «A questi uomini in divisa – ha poi rilevato il ministro– ho portato il ringraziamento dell’intero governo nazionale per il lavoro svolto quotidianamente nel contrastare il contrabbando e l’illegalità. Ma anche nell’attività di salvataggio dei migranti in difficoltà nel mar Mediterraneo». Aggiungendo a stretto giro: «Il mare è una straordinaria preziosa risorsa per la nostra Nazione, e la GdF svolge un ruolo fondamentale nella sua tutela».
Immigrazione illegale e flussi ininterrotti: «Ancora non avete visto niente…»
Non solo. Proprio sul fronte dei flussi migratori illegali e delle rotte prese d’assalto, da Catania il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, rispondendo alla domanda di un cronista sulla questione immigrazione, ha replicato: «Ancora non avete visto niente…». Aggiungendo poi: «Il dramma arriverà tra qualche settimana, quando le condizioni stabili del bel tempo incoraggeranno decine di migliaia di migranti. E non solo dalle rotte che già conosciamo: quella della Libia e della Tunisia, dove alla Tripolitania si aggiunge da qualche settimana la Cirenaica. Ma c’è il pericolo che possa consolidarsi la rotta turca, quella di Cutro».
Musumeci: «Senza un intervento della Ue anche lo stato d’emergenza rischia di rivelarsi insufficiente»
E tutto mentre il Friuli – sottolinea ancora il ministro – potrebbe essere interessato dalla rotta Balcanica. Se non interviene l’Unione Europea – evidenzia allora Musumeci – anche la dichiarazione dello stato di emergenza che io ho voluto d’intesa con il collega Piantedosi, rischia di rivelarsi uno strumento assolutamente insufficiente». Pertanto, ha concluso l’ex governatore della Sicilia, «serve l’intervento di Bruxelles. Serve stipulare un accordo con i Paesi dai quali partono questi nostri fratelli disperati; serve – rilancia Musumeci – sgominare. Smembrare. Neutralizzare le organizzazioni mafiose degli scafisti che pretendono anche 9 mila euro per ogni migrante, facendolo salire su vere e proprie zattere… Spesso senza arrivare a destinazione».