Mirandola, sfila la Colonna della libertà e l’Anpi si dissocia. Giovanardi: scelta incomprensibile
A Mirandola va in scena la faziosità dell’Anpi che ha contestato le iniziative per il 25 aprile del sindaco leghista Alberto Grego. Oggetto della discordia la Colonna della Libertà – il corteo di mezzi che fanno parte delle collezioni di 2 musei dedicati alla II guerra mondiale – invitata dall’Amministrazione Greco e fare tappa in città, corteo storico all’interno del quale erano presenti anche mezzi delle truppe tedesche.
La Colonna della Libertà, in ogni caso, è arrivata regolarmente coinvolgendo gran parte della popolazione nonostante la contromanifestazione indetta in mattinata dall’Anpi. “Purtroppo a quasi 80 anni dalla Liberazione dal nazifascismo – ha detto il consigliere comunale di FdI Marian Lugli – come pure di recente è avvenuto per la strage della Corriera Fantasma e di quelle dell’immediato dopoguerra, sembra quasi che PD e Anpi facciano a gara per erigere steccati ideologici e rintuzzare polemiche che speravamo potessero essere una volta per tutte superate.”
Critiche all’Anpi anche da parte di Carlo Giovanardi: “Questa mattina – ha detto – è arrivata a Mirandola, accolta dalle autorità locali, in una piazza gremita di popolo, la Colonna della Libertà. Al suo arrivo la Colonna è stata accolta con l’esecuzione dell’inno nazionale e con il canto O Bella Ciao, mentre il sindaco esaltava i valori della Resistenza e della lotta al nazifascismo. È davvero incomprensibile la contestazione di questa iniziativa da parte dell’Anpi e dai parlamentari locali del Partito democratico, con la scusa che fra i cento e più mezzi militari ce ne fossero alcuni dell’esercito tedesco”.
“Non si capisce poi perché i rappresentanti dell’Anpi, presenti in piazza -sottolinea l’ex ministro- abbiano rifiutato l’invito pubblico del sindaco a salire sul palco per festeggiare assieme la Liberazione del nostro paese. Per quanto ci riguarda siamo stati convintamente presenti anche per ricordare il significativo apporto alla Liberazione della Resistenza cattolica monarchica azionista liberale e socialista, del regio esercito e di tutti quelli che si opposero alla occupazione dell’Italia da parte dei nazisti donandoci libertà e democrazia”.