Gb, premier britannici senza pace: Rishi Sunak sotto inchiesta per un sospetto conflitto d’interessi

17 Apr 2023 15:58 - di Redazione
rishi sunak

Non c’è pace per il governo del Regno Unito, che oggi per la terza volta in meno di un anno si trova alle prese con i guai di un premier. Rishi Sunak, infatti, è finito sotto indagine da parte dell’organo di controllo degli standard del Parlamento per un presunto conflitto d’interessi. A riportarlo è il Guardian, precisando che l’inchiesta del Commissario parlamentare per gli standard, Daniel Greenberg, è stata aperta il 13 aprile e cita il paragrafo 6 del codice di condotta dei parlamentari in cui si afferma che i deputati “devono essere sempre sinceri e chiari nel dichiarare qualsiasi interesse rilevante in qualsiasi procedimento della Camera o delle sue commissioni, e in qualsiasi comunicazione con ministri, deputati, funzionari pubblici o titolari di cariche pubbliche”.

Gli interessi della moglie in una struttura di assistenza per bambini

Una fonte di Downing Street ha precisato che l’indagine si riferisce alle quote che la moglie del primo ministro, Akshata Murthy, possiede di una struttura di assistenza per bambini – la Koru Kids – che è tra i sei fornitori privati di assistenza all’infanzia che probabilmente beneficeranno di un programma pilota proposto nel budget del mese scorso. “Siamo felici di aiutare il Commissario a chiarire come ciò sia stato dichiarato in modo trasparente come interesse ministeriale”, ha affermato un portavoce del governo.

L’audizione “incriminata” di Rishi Sunak davanti l’organo di controllo

In particolare, lo scorso 28 marzo Sunak non ha menzionato l’interesse della moglie quando ha parlato dei progetti di cambiamento nell’assistenza all’infanzia davanti all’organo di controllo degli standard del Parlamento. Alla domanda della deputata laburista Catherine McKinnell se avesse qualcosa da dichiarare, Sunak ha risposto di no. Successivamente è emerso che i capi della Koru Kids hanno partecipato a un ricevimento di Downing Street poche ore dopo l’intervento del capo del governo davanti alla commissione. Insomma, un altro “partygate”, sebbene di natura molto diversa da quello che ha travolto Boris Johnson, potrebbe profilarsi all’orizzonte.

Downing street: “Nessuna omissione, documenti forniti a un altro registro”

Sunak non cita la partecipazione azionaria della moglie nel suo registro degli interessi come parlamentare, che ogni deputato è tenuto ad aggiornare tempestivamente. Downing Street sostiene che ciò non sia necessario perché Sunak l’ha citata in un registro separato degli interessi ministeriali. Questo, tuttavia, non è stato ancora pubblicato poiché è ancora in fase di compilazione da parte del nuovo consigliere per gli interessi ministeriali, Laurie Magnus. Della vicenda il Guardian si era già occupato nei giorni immediatamente a ridosso dell’audizione, sottolineando già allora il rischio dell’apertura di quell’indagine che oggi viene confermata.

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