Francia in fiamme contro Macron. Marine Le Pen: “È un piromane che danneggia la democrazia”

15 Apr 2023 17:44 - di Alessandra Parisi

Francia in fiamme contro la riforma delle pensioni voluta testardamente dal presidente Emmanuel Macron. Non si placa la massiccia mobilitazione di piazza che coinvolge tutto il Paese da giorni. Accusato di tracotanza e di procedere a testa bassa senza aperture, l’Inquilino dell’Eliseo si rivolgerà lunedì sera alle 20 ai francesi. Con un messaggio registrato dopo la scelta provocatoria di promulgare in piena notte il testo di riforma delle pensioni, appena convalidato dalla Corte costituzionale.

Francia, tutti contro Macron: disprezza il popolo

Contro Macron, ai minimi storici nei sondaggi, è un fuoco di fila che va dalla sinistra radicale guidata da Jean-Luc Mélenchon ai socialisti,  dagli ex gilet gialli a Marine Le Pen. “Macron ha voluto intimidire la Francia durante la notte. Ladro di vita, assurda dimostrazione di arroganza”. Così su Twitter il  leader de La France Insoumise. Per il segretario del Partito socialista, Olivier Faure, si tratta “di disprezzo, oltre che di provocazione. Ci dice qualcosa della sua febbrilità. Questo presidente pensa di essere Giove e di non dover rendere conto a nessuno. Procede solo”.

I sindacati: sta soffiando sul fuoco

I sindacati si danno appuntamento in piazza al primo maggio e denunciano il “violento disprezzo” del presidente per la popolazione e per le organizzazioni sindacali. “Che sia notte o che sia giorno, questa riforma è ingiusta! La saggezza democratica esigeva di non promulgarla e di rinnovare il dialogo”, ha tuonato la segretaria generale della Cgt Sophie Binet su Franceinfo.

Moraud (gilet gialli): è seduto su un vulcano

“Fin dall’inizio, il disprezzo mostrato ai lavoratori è stato costante”, commenta su Twitter Laurent Berger, numero uno di Cfdt. “Ma la loro dignità in strada è più forte. Appuntamento al primo maggio”. Durissimo anche il giudizio di Jacline Mouraud, una delle leader dei gilet gialli, candidata alle presidenziali 2022 (passata poi a sostenere la campagna di Eric Zemmour). “Non vedo arrivare dal presidente o dal suo governo alcun segnale che lasci presagire una pacificazione. E Macron non si rende conto di essere seduto su un vulcano”.

L’Eliseo ignora il corto circuito sociale

Il presidente, insomma, non è cosciente del corto circuito sociale che ha generato. “Le cose rischiano di finire male”, avverte Mouraud. “Perché le manifestazioni spontanee che ci sono state ieri vengono molto represse dagli ordini che riceve la polizia. Ma un giorno potrebbe succedere qualcosa di grave”.

Le Pen: è un piromane contro la democrazia

Anche per Marine Le Pen la situazione è totalmente sfuggita al controllo. “Scegliendo di varare l’ingiusta legge sulle pensioni alle 3:28 del mattino, Emmanuel Macron sta commettendo l’ennesima provocazione contro i francesi”, scrive su Twitter la fondatrice del Rassemblement national. “Un presidente della Repubblica deve riunire il popolo francese, ma Emmanuel Macron è un piromane che, ahimè, avrà danneggiato la nostra democrazia”.

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