Da domani Meloni a Londra per un bilaterale strategico col premier conservatore Rishi Sunak

26 Apr 2023 19:39 - di Redazione

Giorgia Meloni a Downing street, per un bilaterale con il primo ministro Rishi Sunak. Il presidente del Consiglio sarà da domani a Londra, per una ‘due giorni’ che mira a coronare l’eccellente stato del rapporto bilaterale fra i due Paesi e rilanciare un dialogo strategico, a tutto tondo, con un partner e alleato chiave. Non a caso si tratta della prima visita di due giorni in un Paese europeo del premier Meloni, segno dell’importanza, viene fatto notare a Palazzo Chigi, che il governo italiano attribuisce alle relazioni con il Regno Unito.

A Downing street si tratta di un ritorno dell’Italia nella City: Mario Draghi, durante il suo mandato, non fece missioni a Londra -complici i viaggi ‘fiaccati’ dall’avanzare della pandemia-, dunque l’ultimo presidente del Consiglio italiano nella Capitale britannica è stato Giuseppe Conte, e questo ben prima che il Covid stravolgesse gli equilibri planetari.

Il bilaterale di domani tra Meloni e il primo ministro del Regno Unito, entrambi giovani ‘esordienti’ al G20 di Bali, è il secondo incontro dopo il colloquio a margine della COP27 in Egitto (novembre 2022, ndr) a poche settimane dall’insediamento dei rispettivi governi. L’incontro aveva rappresentato un’occasione per conoscersi e iniziare a gettare le basi per continuare il lavoro che vede Italia e Regno Unito -entrambi Paesi del G7 e fondatori della Nato- vicini su molte questioni e in particolare in materia di difesa e di sostegno all’Ucraina.

Un contributo importante ai rapporti bilaterali è assicurato anche dalla consistente comunità di cittadini italiani residenti oltremanica: non certo intimoriti dall’incedere della Brexit, sono oltre 500.000 i connazionali iscritti all’Aire, il registro britannico ad hoc. Si tratta in buona parte di professionisti, operatori economico-finanziari, esperti e funzionari con elevata specializzazione, nonché esponenti del mondo universitario, culturale e scientifico attratti dalla vivacità del panorama economico, culturale e sociale britannico.

E anche dopo la Brexit, la collaborazione economica dell’Italia con UK è rimasta solida e diversificata, con forti complementarietà industriali e ampie prospettive di crescita: 35,6 miliardi di interscambio nel 2022 (+13% sul 2021 e in linea con dati pre-covid), con saldo positivo per 19 miliardi di euro. D’altronde il Regno Unito è un importante investitore in Italia: ha all’attivo investimenti diretti esteri (Ide) per 26 miliardi di euro concentrati nel settore finanziario, assicurativo ed energetico. Radicata anche la presenza imprenditoriale italiana, con investimenti diretti per 31,8 miliardi soprattutto in ambito difesa (Leonardo), energia e rinnovabili (Eni, Enel) e infrastrutture e trasporti.

Per l’Italia – che a Londra si appresta a firmare un importante pacchetto di accordi bilaterali, riferiscono fonti impegnate nel dossier – ci sono spazi per un’ulteriore intensificazione degli scambi, specie nei settori più innovativi quali economia ‘verde’, tecnologie avanzate, scienze della vita, start-up e innovazione digitale. Con un occhio attento al settore della difesa, al centro della collaborazione industriale tra Italia e Uk. Roma è infatti pienamente impegnata nello sviluppo del programma GCAP/Tempest, iniziativa trilaterale che vede coinvolto anche il Giappone, di valenza strategica, per la progettazione del caccia multiruolo di VI generazione.

La ‘mission’ di Meloni punta dunque a rafforzare l’asse tra due Paesi Nato e vicini agli Usa, e a tenere vivi i rapporti con un leader conservatore con cui la sintonia è stata piena sin dal principio: dalla mano ferma sui migranti al sostegno, incondizionato, all’Ucraina contro l’aggressione russa. E proprio Kiev -oggi protagonista della Conferenza per la ricostruzione voluta da Meloni a Roma, iniziativa che verrà ‘replicata’ a Londra il 21 e 22 giugno- sarà tra i temi caldi al centro della visita del premier domani e venerdì nella City.

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