Al via a Roma il decimo congresso confederale della Cisal: previsti gli interventi di 6 ministri

17 Apr 2023 13:15 - di Redazione
Cisal

Prende il via oggi alle 15 a Roma il congresso confederale della Cisal (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori), presso il Marriot Park Hotel di Roma. Titolo scelto per questa decima assise, in corso fino a mercoledì, è “Dignità umana e del lavoro. E’ l’Italia che vogliamo in Europa. Come progetto comune”.

Sono 600 i delegati presenti alla tre giorni di lavori congressuali, a cui si affiancheranno momenti di approfondimento sui temi del lavoro e delle disuguaglianze sociali, che vedranno la presenza di esponenti del governo, politici della maggioranza e dell’opposizione e tecnici. Domani interverranno il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, il ministro agli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Sempre domani all’assise parteciperanno anche il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori, i deputati Maurizio Lupi, Nicola Carè, Dario Damiani, Riccardo Tucci e Claudio Lotito, il senatore Marco Silvestroni, il presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonio Aurigemma e il segretario generale della Cesi Klaus Heeger.

Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elvira Calderone, invece, interverrà nella giornata di mercoledì quando parteciperanno all’assise anche il deputato Lorenzo Cesa e il leader del M5S Giuseppe Conte. Tra i partecipanti del congresso, inoltre, il sottosegretario del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon.

Precarietà, sicurezza, giovani, fisco e pensioni al centro della tre giorni «in un momento – evidenzia il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro – particolarmente delicato per il Paese». «La Cisal propone un approccio inedito rispetto alla necessità di rivedere l’attuale modello della contrattazione sindacale per il quale propone un nuovo Patto per il Lavoro che veda il coinvolgimento del Governo e di tutti gli attori sociali», dice Cavallaro.

Al riguardo, il segretario della Cisal evidenzia «la necessità di accantonare ogni pregiudizio di natura anche politica e ideologica, per costruire un percorso finalizzato alla crescita dell’occupazione e al miglioramento della qualità del lavoro, con particolar attenzione al contrasto verso il lavoro povero e il lavoro nero. Vanno apprezzate alcune interessanti aperture poste in essere dai primi provvedimenti adottati dal Governo Meloni, quali ad esempio la riduzione del cuneo fiscale che, se verrà confermato il DEF si attesterà nella misura richiesta dalla Cisal».

«Ci preoccupa  tuttavia – prosegue Cavallaro – il carattere non strutturale della misura che risulta finanziata solo per l’anno 2023. È evidente, inoltre,  che bisogna fare molto di più per i lavoratori dipendenti e per i pensionati, i quali rappresentano la fascia di popolazione meno tutelata in tempi di alta inflazione e che, allo stato, continua ad essere quella che maggiormente contribuisce al gettito fiscale complessivo».

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