Macron sempre più impopolare, un sondaggio quantifica la batosta: crollano i consensi
Macron assediato in casa. La marea umana che proprio in queste ore sta marciando per le strade e le piazze del Paese contro la riforma delle pensioni voluta dall’inquilino dell’Eliseo è il sintomo – solo l’ultimo – di una crisi e di un malessere sociale che la Francia accusa da tempo. E il termometro che segna l’indice di gradimento del presidente d’oltralpe è in picchiata: la popolarità del presidente è crollata di sei punti in un mese, e ad oggi registra appena il 28% di opinioni favorevoli.
Macron sempre più impopolare, come durante la crisi dei gilet gialli
Tempi duri per Macron: per il presidente più giovane della storia francese, alle prese proprio in queste settimane dinanzi a una durissima contestazione in Parlamento e nelle piazze contro la riforma delle pensioni, si tratta del livello più basso mai raggiunto dal novembre 2018: all’inizio della crisi dei gilet gialli, che a suo tempo già segnò con un meno vergato in rosso il suo primo quinquennato all’Eliseo.
Un sondaggio quantifica la batosta: crollano i consensi
Dunque, stando a quanto emerge da un sondaggio Bva per Rtl, il tasso di popolarità del presidente sprofonda ai minimi storici del suo mandato. Appena il 28% dei francesi – il 6% in meno rispetto ad un mese fa – salva il presidente dal baratro sul quale si affaccia, considerato il primo responsabile dei nuovi, contestati provvedimenti pensionistici. Del resto, questa indagine conferma anche le tendenze osservate dall’introduzione della riforma.
Riforma delle pensioni: tutti contro Macron
E allora, in primo luogo, la maggioranza dei francesi è contraria a questo disegno di legge: il 70% non vuole che sia promulgata o applicata. Inoltre, la mobilitazione sociale gode sempre del consenso dell’opinione pubblica: il 64% degli intervistati sostiene infatti la protesta. Non solo. Anche l’esecutivo perde sostenitori. Sempre secondo il sondaggio Bva, infatti, il 34% degli intervistati che voleva l’applicazione della riforma ora è contrario alla sua attuazione.
Anche l’esecutivo perde sostenitori, a partire dalla premier Elisabeth Borne
Sarà per gli stessi motivi, dunque, che infine anche l’indice di gradimento della premier, Elisabeth Borne, ha raggiunto a fatica il 28% dei consensi: il tasso più basso dalla sua nomina a Matignon. Resta comunque il fatto che il calo – di due punti rispetto al mese scorso – è di fatto molto meno marcato che per il capo dello stato.