Lo strano caso della morte di Edgar Allan Poe: gli Usa riaprono il mistero sulla base di nuovi indizi
Uno dei misteri più inquietanti di Edgar Alla Poe riguarda la storia della sua stessa morte, ora indagata in un nuovo libro che lascia aperte molte domande. I brogli elettorali hanno ucciso lo scrittore statunitense Edgar Allan Poe? Il 7 ottobre 1849 Poe morì in un ospedale di Baltimora dopo che uno sconosciuto lo aveva trovato “in grande difficoltà” qualche giorno prima fuori da un seggio elettorale durante le elezioni. Il quarantenne autore di “I delitti della Rue Morgue” e “La caduta della casa degli Usher” era scomparso da quasi una settimana. I suoi sintomi sul letto di morte – febbre e deliri – erano così vaghi da aver generato decine di teorie, tra cui avvelenamento, alcolismo, rabbia, sifilide, suicidio e omicidio. Ora negli Usa, come racconta il “Washington Post”, si riapre il caso della morte di colui che è considerato l’iniziatore del racconto poliziesco, della letteratura dell’orrore e del giallo psicologico.
Edgar Allan Poe: negli Usa si riapre il giallo della morte
Un giornalista dell’Ohio ha condotto un’indagine approfondita sul decesso: nel suo nuovo libro, “A Mystery of Mysteries: The Death and Life of Edgar Allan Poe”, Mark Dawidziak sostiene che le prove indicano la tubercolosi, una malattia che è da sempre legata al genio artistico. Ma secondo lui c’è un co-cospiratore: un mistero legato ad una frode elettorale, che lo avrebbe, forse, ucciso accidentalmente. Dawidziak ritiene che Poe non abbia ricevuto cure mediche adeguate perché era “imprigionato” in un sistema di brogli elettorali che consisteva nel prelevare qualcuno dalla strada, confinarlo e forse drogarlo, per poi portarlo a votare ancora e ancora. Il 3 ottobre 1849 un passante di Baltimora scoprì un Poe semicosciente e avvertì uno degli amici dello scrittore che era in cattive condizioni davanti alla taverna Gunner’s Hall. Contrariamente alla leggenda, Poe non fu trovato in un canale di scolo e non morì su una panchina o per strada. Poe era spettinato e indossava abiti malandati e poco aderenti che non erano i suoi.
Una cospirazione legata a brogli elettorali
I vestiti di Poe sembrano essere un indizio importante, secondo Mark Dawidziak. Si presentò il giorno delle elezioni e la taverna in cui fu trovato servì come seggio elettorale per la scelta dei rappresentanti al Congresso da parte dei cittadini del Maryland. Questo è il punto cruciale della teoria secondo cui Poe era “rinchiuso”. Intorno al periodo delle elezioni, “i criminali uscivano per strada, trovavano qualcuno vulnerabile e indigente, lo colpivano in testa, lo ‘rinchiudevano’ in una stanza e lo nutrivano con alcol e forse oppio fino al momento del voto”, ha detto Enrica Jang, direttrice dell’Edgar Allan Poe House and Museum di Baltimora. I rapitori potrebbero aver cambiato l’aspetto dell’uomo nel corso della giornata, in modo da ingannare gli addetti alle elezioni e far votare la persona più volte.
Alcolismo e tubercolosi: un nuovo libro e un’inchiesta del WP
All’epoca il Maryland non aveva un sistema di registrazione degli elettori. Molti uomini erano autorizzati a votare se un funzionario elettorale o un residente locale li riconosceva, ha spiegato Jon Grinspan, curatore di storia politica presso la Smithsonian Institution. Tutto ciò che dovevano fare era presentare schede prestampate di partito – pubblicate sui giornali e distribuite dai sostenitori – che elencavano i candidati che sostenevano (le schede segrete che consentivano agli elettori di scegliere i singoli candidati divennero comuni solo dopo la Guerra Civile). “C’era una discreta quantità di votazioni illegali, spesso in seggi elettorali tumultuosi in ambienti come le grandi città o la frontiera”, ha detto Grinspan. Dawidziak dubita che Poe avesse bevuto nei giorni in cui fu trovato incosciente. È vero che aveva lottato a lungo con gli alcolici, ha detto Dawidziak, rendendo l’alcolismo un “complice importante” nella morte di Poe, in quanto ha avuto un impatto sulla sua salute. Ma Poe aveva preso un impegno di temperanza poco prima di scomparire. È più probabile, secondo Dawidziak, che Poe fosse malato e che sia peggiorato durante la settimana in cui scomparve prima di morire.
“Era un inizio ottobre freddo e umido a Baltimora. Se Poe aveva qualcosa che non andava fisicamente, il fatto di essere rinchiuso, tenuto in condizioni fredde e spartane, avrebbe potuto essere disastroso per il suo organismo”, ha detto Dawidziak. “Se a questo si aggiunge una quantità di alcol, gli effetti sarebbero stati devastanti”. Sebbene la frode elettorale possa aver contribuito alla morte di Poe, non è la causa principale di morte. Dawidziak ha cercato di capirne di più intervistando circa quaranta studiosi di Poe, medici e altri esperti. Non può dire con certezza cosa sia successo, ma ritiene che diverse teorie prevalenti siano improbabili.