La nuova Carola Rackete: chi è Pia Klemp, la capitana della Louise Michel che si definisce antifascista

27 Mar 2023 20:26 - di Federica Argento
Rackete Pia Klemp

Pia Klemp, la comandante della nave ong di Bansky  è la nuova Carola Rackete. Tedesca come lei, studi in biologia marina, anche lei sulla via della beatificazione da parte della sinistra. Una capitana che, prima di tutto, si definisce “antifascista”. “Non vedo il salvataggio in mare come un’azione umanitaria – spiegò in una intervista al Guardian – ma come una forma di lotta antifascista”. La ricordiamo con la faccetta strafottente, scarpe da ginnastica e maglietta, con il pugno chiuso e il solo dito medio alzato. Un’immagine risalente al 2019 quando il Süddeutsche Seitung Magazin le chiese di fare una intervista a cui rispondere solo a gesti. Sotto il vaffanculo, la domanda “Il tuo messaggio a Matteo Salvini?”.

Carola Rackete e Pia Klemp: vite parallele

Carola e Pia. Comune alle due la matrice ambientalista e anche il passaggio dall’impegno per l’ambiente alla guida delle Ong; segnato per tutte e due da strascichi giudiziari. Rackete pagò con gli arresti domiciliari, revocati dopo quattro giorni, ma il processo si concluse con l’assoluzione. Ancora incerto invece il destino giudiziario di Klemp, relativo a quando era al comando di un’altra nave di soccorso, la Iuventa, ricorda il Sole24Ore. Il procedimento è nella fase dell’udienza preliminare, l’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e il rischio è di una condanna a 20 anni di carcere. Con la stessa sfrontatezza nel 2019 rifiutò un’onorificenza del Comune di Parigi perché in disaccordo con le politiche migratorie francesi.

Entrambe “amano” infrangere le leggi italiane

Nei giorni scorsi è stata lei a portare 178 clandestini a Lampedusa. La nave di cui è alla guida, la Louise Michel, ci rimarrà per una ventina di giorni dato che è sottoposta a fermo amministrativo per aver violato il codice di comportamento delle ong secondo il provvedimento del governo. Dopo il primo intervento al largo della Libia, la Klemp se n’è infatti infischiata della disposizione di raggiungere Trapani e ha puntato lo scafo della Louise Michel verso altri barconi su cui si stava già dirigendo la Guardia costiera. Lei, a capo della ong finanziata dall’artista Banksy ha subito sfidato l’Italia. “Abbiamo ricevuto un ordine di detenzione ufficiale ieri pomeriggio, stiamo valutando i prossimi passi contro questo ordine e pubblicheremo presto una dichiarazione in merito. Prenderemo tutte le misure necessarie per combattere questo fermo”. Vedremo cosa si inventerà. Con la Rackete ha in comune la “passione” per le provocazioni contro il governo italiano e l’atteggiamento irrisorio nei confronti della sovranità del nostro Paese. La sinistra potrà aggiungere un’altra icone nel suo pantheon.

 

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