Il Papa chiede l’affitto ai cardinali: “Servono più soldi per i bisognosi, tutti devono fare sacrifici”

1 Mar 2023 16:01 - di Natalia Delfino
papa cardinali

Svolta nella gestione del patrimonio immobiliare del Vaticano, che Papa Francesco è vuole mettere maggiormente a frutto per recuperare risorse da destinare alla missione della Chiesa. Dunque, basta con i privilegi che hanno fatto avere case gratis a cardinali e dirigenti, i quali d’ora in poi saranno chiamati a pagare l’affitto. Le novità sono contenute in un documento normativo seguito all’udienza del 13 febbraio con Caballero Ledo, il nuovo Prefetto della Segreteria per l’Economia. L’obiettivo è quello di «far fronte agli impegni crescenti che la Santa Sede sta affrontando per l’adempimento al servizio della Chiesa Universale e ai bisognosi».

Il Papa chiede l’affitto a cardinali e dirigenti: basta privilegi

Per questo il Pontefice chiede «di destinare e riservare alla Sede Apostolica maggiori risorse anche incrementando i ricavi alla gestione del patrimonio immobiliare». Il piano di Bergoglio prevede quindi «l’abolizione di alloggi gratuiti e vantaggiosi a Cardinali, Capi Dicastero, Presidenti, Segretari, Sotto Segretari, Dirigenti, Uditori ed equiparati, del Tribunale della Rota Roma, degli immobili di proprietà delle Istituzioni Curiali e deli Enti che fanno riferimento alla Santa Sede  inclusi nella lista allegata allo Statuto del Consiglio per l’Economia comprese le Domus».

«Servono più risorse per la missione della Chiesa: tutti devono fare un sacrificio straordinario»

Nel rescritto, riportato dai media vaticani, il Pontefice chiede che «tutti facciano un sacrificio straordinario per destinare maggiori risorse alla missione della Santa Sede, anche incrementando i ricavi della gestione del patrimonio immobiliare». Gli Enti proprietari degli immobili, in base alla nuova normativa emanata da Papa Francesco, sono tenuti a praticare i prezzi normalmente applicati nei confronti di quanti siano privi di incarichi di qualsiasi tipo nella Santa Sede e nello Stato della Città del Vaticano. Anche le Domus dovranno applicare le ordinarie tariffe stabilite dal proprio organo amministrativo.

Eventuali eccezioni? Le potrà autorizzare solo il Papa

Il provvedimento, comunque, non ha effetto sulle agevolazioni già concesse alla data della sua entrata in vigore, quindi «i contratti stipulati in precedenza proseguono fino alla naturale scadenza, ma – è precisato – possono essere prorogati o rinnovati solo nel rispetto di quanto adesso stabilito, fatti salvi i rinnovi obbligatori stabiliti dalla legge o dal contratto. Qualsiasi eccezione alla nuova normativa dovrà essere direttamente autorizzata dal Papa».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *