Firenze, chiesto l’ergastolo per Elona Kalesha. Accusata di avere ucciso e fatto a pezzi i genitori del fidanzato

30 Mar 2023 18:24 - di Redazione

La Procura di Firenze ha chiesto la condanna all’ergastolo per Elona Kalesha, la cittadina albanese accusata di aver ucciso e fatto a pezzi i genitori del suo ex fidanzato, i coniugi albanesi Shpetim e Teuta Pasho, i cui resti vennero ritrovati dentro quattro valigie abbandonate in un terreno vicino al carcere fiorentino di Sollicciano. La richiesta della pena è stata formulata nell’udienza di oggi del processo durante la requisitoria dei pubblici ministeri Ornella Galeotti e Beatrice Giunti.

La coppia di coniugi albanesi era misteriosamente sparita nel 2015 ma l’omicidio è stato scoperto solo nel dicembre del 2020 con il ritrovamento casuale delle valigie abbandonate da tempo in un campo agricolo. L’uomo e la donna – di 54 e 52 anni – erano stati smembrati.

Al momento della sparizione dei genitori, il 2 novembre 2015, il figlio Taulant uscì dal carcere fiorentino di Sollicciano. La Kalesha era stata la sua convivente. Le indagini da parte del medico legale, dopo le autopsie sui cadaveri, accertarono che Shpetim Pasho fu ucciso con un fendente alla gola, procurato da in machete. Invece, la moglie Teuta fu massacrata di botte e strangolata.

Nel dicembre 2020 le indagini sulla coppia fatta a pezzi avevano consentito di rintracciare Taulant Pasho. Era considerato latitante da 4 anni: era finito in carcere, in Svizzera. Era detenuto in una prigione del cantone tedesco di Aargau (Argovia) dal 16 ottobre 2020 per il reato di furto con scasso e violazione di domicilio. La sua posizione in relazione al delitto dei genitori era poi stata archiviata.

Per l’accusa, la donna – scrive oggi La Nazione –  “in concorso con dei complici rimasti al momento ignoti, avrebbe ucciso i genitori del fidanzato dell’epoca, il 1 novembre 2015, in un appartamento di via Fontana, zona San Iacopino. Poi i corpi, depezzati con una sega, sarebbero stati portati via dell’appartamento (preso in affitto dall’imputata) dentro le valigie e gettate nel campo vicino al carcere: il lancio sarebbe avvenuto dall’alto, dalla carreggiata della Fi-Pi-Li, da un mezzo con pianale aperto.

Kalesha ha assistito all’udienza, rumoreggiando quando la pubblica accusa ha ipotizzato i possibili moventi del delitto: i soldi – circa 60mila euro che i genitori dell’ex fidanzato Taulant portavano sempre con sé – oppure una gravidanza con un altro uomo (rimasto anch’esso ignoto) che la donna ha interrotto nell’ottobre del 2015, quando il compagno era detenuto e i suoi genitori erano in Italia per attendere la sua scarcerazione”.

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