Drone, la Casa Bianca indaga. Colloquio telefonico tra i capi di Stato maggiore Usa e russo (video)
“Il caso del drone americano che si è scontrato con due jet russi precipitando nel Mar Nero è oggetto di indagine”. Così il segretario di Stato americano Antony Blinken da Addis Abeba il giorno dopo la collisione. “Quello che posso dire chiaramente è che si è trattato di un’azione sconsiderata e pericolosa”, ha aggiunto Blinken. Sottolineando che la Casa Bianca è “in stretto coordinamento” con gli alleati e i partner sul caso.
Drone, colloquio tra i capi di Stato maggiore
Ieri Washington ha richiamato l’ambasciatore russo. Intanto il capo degli Stati maggiori riuniti americani, il generale Mark Milley, ha avuto un colloquio telefonico con il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov. Lo ha rivelato una fonte del Pentagono alla Cnn, ricordando che i due generali non si parlano dal dicembre scorso. Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non intendono smettere di sorvolare i cieli sopra al Mar Nero.
Le versioni contrastanti di Washington e Mosca
Washington e Mosca hanno fornito due versione discordanti sull’incidente di ieri sui cieli del Mar Nero. Gli americani sostengono di aver cancellato da remoto il software del drone Mq-9 Reaper prima che cadesse nel mar Nero. In modo da impedire ai russi di raccogliere informazioni riservate nel case riescano a ripescarlo. Lo riferisce ancora la Cnn, citando due funzionari americani. Dal suo canto Mosca fa sapere che proverà a recuperare il relitto del drone americano MQ-9 caduto ieri nel Mar Nero per studiarlo.
La Turchia segue da vicino gli sviluppi
Anche la Turchia sta seguendo da vicino gli sviluppi dell’incidente del drone Usa di ieri. Ad affermarlo è stato il ministro turco della Difesa, Hulusi Akar. In dichiarazioni riportate dall’agenzia turca Anadolu, Akar ha ha detto che Ankara ha stabilito “vari contatti, auspicando una”soluzione ragionevole”.
Gli analisti Usa: nessun rischio di un conflitto
“L’incidente tra il drone americano e il jet russo nel Mar Nero non causerà un conflitto diretto tra Stati Uniti e Russia. Ne sono convinti gli analisti dell’Istituto per lo studio della guerra. “Le forze russe – afferma Isw – hanno usato per decenni tattiche intimidatorie contro aerei e navi americani e alleati in numerosi teatri. Il che non ha portato a conflitti”. L’Istituto osserva che i presidenti degli Stati Uniti e della Federazione Russa hanno completa libertà di scelta per quanto riguarda la risposta. E questi incidenti non sono diventati automaticamente la ragione dell’escalation del confronto tra i Paesi.
Biden e Putin non puntano a un’escalation
“Dato che il presidente Joe Biden ha ripetutamente parlato del desiderio di evitare un conflitto diretto tra le forze armate statunitensi e la Federazione Russa. E il Cremlino ha chiaramente e ripetutamente dimostrato la sua riluttanza a iniziare una guerra con la Nato”, secondo gli analisti statunitensi “non c’è motivo di credere che tali incidenti possono portare a una pericolosa escalation”.