Annunci in metro sui rom che rubano. L’Opera Nomadi: basta buonismo, Gualtieri non ha fatto nulla

11 Mar 2023 17:27 - di Elsa Corsini

Meglio prevenire che strapparsi le vesti per frasi inopportune sugli zingari che rubano. La pensa così il presidente dell’Opera Nomadi, Massimo Converso, sulle polemiche scoppiate a Roma per gli annunci dagli altoparlanti della metro “attenti agli zingari borseggiatori”. Che hanno fatto infuriare il sindaco dem Roberto Gualtieri. E su cui Atac ha disposto un provvedimento disciplinare per il responsabile.

“Zingari che rubano”, in campo l’Opera Nomadi

”Sono gravemente discriminatori. Perché sono coinvolti nella devianza anche i sudamericani o i sottoproletari italiani.  Ma è vero che in prevalenza purtroppo sono rom. Del gruppo Khorakhanè Cergarija, di origine musulmana proveniente da Vlasenica. Anche se le ultime due generazioni non hanno mai vissuto in Bosnia ma soltanto in Italia. E nei paesi occidentali ricchi”. Parola del numero uno di Opera Nomadi. Commentando un fenomeno antico, che nella Capitale esistete dagli anni ’80. A Milano ancora prima. Già negli anni ’70 i nomadi vivevano soltanto di furti, dormendo sotto rifugi di plastica.

Borseggio e furti rom, il buonismo non serve

Il gruppo – spiega Converso alla Adnkronos – è presente anche in Spagna, Germania e nei paesi Bassi. “In Germania e nei Paesi Bassi sono molto controllati mentre in Francia e Spagna si verifica lo stesso buonismo che in Italia. Un buonismo inutile. Perché di fatto viene un po’ considerata, incredibilmente, una cultura, seppur negativa”.

In Jugoslavia i nomadi erano integrati

”A Milano lo stesso gruppo marchiato a Roma dall’Atac vive mimetizzato da decenni in centinaia di case occupate. E il Comune di Milano nemmeno li conosce. Nella Jugoslavia socialista i Rom Khorakhanè erano positivamente integrati in casa e con il lavoro. Esattamente come il resto della popolazione”.

Prevenzione, Gualtieri non ha fatto nulla

Il punto è un altro. Che cosa ha fatto il Campidoglio per evitare la piccola criminalità quotidiana che vede protagonisti gli zingari senza fissa dimora? Niente. ”Anche l’amministrazione Gualtieri per la prevenzione della devianza non ha proposto nulla. Ha creato solo dei gruppi di lavoro buonisti che non hanno portato a niente”, dice il presidente dell’Opera Nomadi. “Si è parlato solo di habitat. L’unica strategia per la prevenzione, con il lavoro, è merito del Municipio VIII che aprirà il 18 marzo un mercato dell’usato e dell’artigianato legale’.

Il gruppo rom Khorakhanè vive nelle  case

Il presidente dell’Opera Nomadi ricorda poi che  Roma ”la maggioranza del gruppo rom Khorakhanè vive ormai in casa, (case popolari o su terreni privati auto-residenziali). Tranne quelli nei due campi rom di Magliana Vecchia e Pontina. Ma che, grazie a una delibera dell’ex sindaco Alemanno,  piano piano stanno per essere messi in abitazioni e sottratti alla strada e alle roulotte.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *