“Nei campi rom non possiamo entrare”: l’incredibile ammissione dei poliziotti romani ai derubati

12 Ago 2022 13:37 - di Luisa Perri
campi rom

Ai tempi dei pirati c’erano le isole come la Tortuga, zone franche che sfuggivano alla legge: nell’Italia degli anni ’20 ne sono diventati una inquietante brutta copia i campi rom. Regni dell’illegalità, dove anche le forze dell’Ordine rinunciano a entrare. Basta leggere che cosa documenta il Messaggero, lo fa denunciando tre episodi clamorosi.

La prova che i campi rom sono zone franche

E se tre indizi fanno una prova, secondo la regola aurea di Agata Christie, ecco la prova che i campi rom della Capitale sono ufficialmente zona franca. Il primo: un cittadino romano scopre l’auto svaligiata in zona Terme di Caracalla. Come scrive il quotidiano romano, nello zainetto c’è un Apple watch con la modalità “trova il mio iphone” lo localizza. «L’orologio era acceso e attraverso il Gps sono riuscito a localizzarlo nel campo rom di via Candoni, alla Magliana». Telefonata al Nue e denuncia. Gli agenti rispondono che “entrare nel campo rom è entrare pericoloso”. Secondo quanto riportato dalla Questura i poliziotti sarebbero entrati nella prima parte del campo nomadi, ma non sentendo nessun rumore (il localizzatore suonava) e “non potendo perquisire tutti i container”, hanno consigliato al giovane di rassegnarsi al furto subito.

“Vietato entrare nei campi rom: problemi di ordine pubblico”

Il secondo episodio è pressoché identico al primo. Auto svaligiata, Apple con il Gps segnala la presenza della refurtiva al campo rom della Magliana. Episodio che sarebbe rimasto sotto silenzio, se le vittime, tre turisti americani di religione ebraica, non avessero fatto ricorso a Chabad,  un’organizzazione ebraica mondiale. «Quando ci hanno contattato abbiamo cercato di aiutarli – dice il rabbino Menachem Lazar – Non è la prima volta che capitano episodi del genere. È terribile che le forze dell’ordine non abbiano avuto modo di aiutarli. Si sapeva benissimo dove fosse la merce rubata ma nessuno è potuto entrare lì. Episodi del genere rovinano la sicurezza della città. La lotta alla microcriminalità dovrebbe essere una delle priorità per Roma».

Mafia rom sempre più potente: i derubati cedono al ricatto

Terzo e ultimo episodio, il più inquietante: una squadra diuna squadra straniera di cricket è stata derubata di tutte le loro mazze proprio a pochi passi da via Candoni. «C’è chi per loro si è recato al campo e, dietro un compenso di denaro, pare sia riuscito a riottenere l’attrezzatura sportiva», hanno spiegato al quotidiano romano. Metodi tecnicamente mafiosi. Perché chiaramente la mafia roma è davvero potente se riesce a rimanere impunita in modo così plateale. 

La denuncia di Fratelli d’Italia

Una impressionante ammissione d’impotenza, perché ovviamente manca la volontà politica, come denuncia da tempo Fratelli d’Italia.   «Alla riapertura dei lavori dell’Assemblea Capitolina chiederò un consiglio straordinario sui campi rom – ha dichiarato Federico Rocca, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – È inaccettabile che ci siano zone del genere dove non valgono le regole e dove le istituzioni non possono entrare». 

 

 

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