8 marzo, Meloni riceve Maria e Janada, perseguitate da Boko Haram: “Mai più silenzio”
Hanno storie terribili Maria Joseph e Janada Markus, le due ragazze nigeriane che il premier Giorgia Meloni ha voluto incontrare in occasione della Giornata internazionale delle donne. Perseguitate perché cristiane, le due giovani di 19 e 22 anni sono sfuggite alle torture di Boko Haram e sono ora sostenute dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre, che le accompagnate anche all’incontro a Palazzo Chigi. «Non si deve più tacere: noi siamo al vostro fianco, io sono con voi, l’Italia è con voi», ha detto il premier alle due ragazze.
Meloni alle due ragazze perseguitate: «Siete un esempio di dignità, l’Italia è con voi»
«Voi siete un esempio per noi, davanti al quale rimaniamo stupefatti per la dignità con cui avete vissuto la vostra profonda sofferenza, per l’eroismo con il quale avete resistito, per la fede da cui avete attinto la forza e per il coraggio della testimonianza», ha aggiunto Meloni nel corso dell’incontro al quale hanno partecipato anche il sottosegretario Alfredo Mantovano e Sandra Sarti e Alessandro Monteduro, presidente e direttore di “Aiuto alla Chiesa che Soffre”. All’incontro era presente anche don Joseph Fidelis Bature, direttore del Trauma Center di Maiduguri, nel nord-est della Nigeria, gestito dalla Diocesi con l’aiuto di Acs, dove le due ragazze sono ora in cura.
La storia di persecuzione e rinascita di Maria e Janada
Maria, rapita nel 2013 dopo un attacco alla comunità di Bazzar insieme ad altre 21 persone, è rimasta prigioniera per 9 anni. Due dei suoi fratelli sono stati successivamente detenuti nello stesso campo, uno è stato ucciso, l’altro è ancora prigioniero. Janada e la sua famiglia erano sfuggiti a due attacchi e hanno raggiunto Maiduguri, dove il 20 ottobre 2018 gli uomini di Boko Haram hanno ucciso il padre, decapitandolo. Nel 2020 la giovane è stata nuovamente catturata, torturata emotivamente, fisicamente e mentalmente per sei giorni e poi rilasciata. “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha invitato in Italia Maria e Janada per l’iniziativa “8 marzo, ascolta anche le loro grida”, nell’ambito della quale hanno incontrato anche il Papa.