Pregliasco trombato e pentito: “Ho speso 10mila euro per nulla. Ora mi sposo per dimenticare”
Sedotto e abbandonato dalla sinistra e dal “partito del Covid”, il virologo Fabrizio Pregliasco, uscito con le ossa rotta dalla sua avventura elettorale, non nasconde di esserci rimasto male. “Ho fatto 4mila chilometri in macchina in campagna elettorale, in tutto avrò speso meno di 10mila euro”, dice il medico dell’Università Statale di Milano, commentando la mancata elezione alle Regionali della Lombardia a ‘Un giorno da pecora‘ su Rai Radio 1. “Uno dei motivi – ragiona il medico che correva con il candidato del centrosinistra, Pierfrancesco Majorino – potrebbe essere che il 60% degli elettori non hanno votato e magari avrebbero votato per me. Non avevo il partito dietro, ma ho fatto molti incontri, perfino quattro aperitivi elettorali, ma non hanno portato bene”.
Pregliasco e la delusione elettorale: “Mi sposo per dimenticare”
Dopo la sconfitta politica, però, arriva una vittoria in amore per il virologo che in trasmissione ha annunciato l’intenzione di convolare a nozze con la compagna Carolina: “E’ ora di sposarci, sei una donna straordinaria e siamo insieme da vent’anni”, ha detto Pregliasco. “Vivere insieme a te è un grande regalo. Carolina, mi vuoi sposare?”, ha chiesto. Contattata in diretta mentre era al lavoro, lei accetta la proposta di matrimonio: “Non me lo aspettavo, io però dico di sì, lo sposo. Ma non deve fare più il birichino”, aggiunge. Deve dormire di più, mangiare meglio, non è più un ragazzino”. Immediati gli auguri di Andrea Crisanti, virologo e senatore Pd. Ospite della trasmissione, consiglia alla coppia “un bel giro in Sicilia, lì non si sbaglia mai”.
“La mia fidanzata non era d’accordo con questa candidatura”, ha ricordato Pregliasco. “Lei mi sostiene e mi supporta da vent’anni, per questo dico che ora è arrivato il momento di sposarci”. A quando l’anello? “Ho già speso tanto per la campagna elettorale, quasi 10mila euro…”, sorride il virologo, nonostante la compagna Carolina avesse avvertito poco prima di aspettarsi “un regalo appena tornato a casa”. In soccorso del medico l’attrice Claudia Gerini che ha chiosato: “Non si preoccupi, a Roma c’è molta scelta, glielo do io qualche buon consiglio su dove acquistarlo”.
Le critiche al governatore della Lombardia sul Covid
“La Lombardia ha subito il primo tsunami Covid fuori da Wuhan, quindi con le difficoltà della prima fase molto pesanti, mentre ancora non eravamo preparati. Però quello che si è visto nella gestione è stata sì l’eccellenza di alcuni ospedali, ma anche una totale desertificazione del territorio che ha evidenziato le difficoltà di risposta e i risultati complessivi di questa risposta”, dice ancora Pregliasco. In Lombardia sembra però che Covid sia rimasto fuori dalle urne. “Sicuramente – spiega – i partiti sono riusciti a portare con sé i propri iscritti e simpatizzanti, hanno fatto un grosso lavoro per far sì che andassero alle urne. Si è perso, secondo me, quel voto di opinione che poteva essere espresso da molti lombardi, intorno al 60% peraltro, che non sono andati alle urne e che presumibilmente avrebbero potuto dare un quadro più realistico del giudizio complessivo dell’attività della giunta Fontana”.