La sinistra non ha più uno straccio di idea. E si affida a Fedez e company per sopravvivere

20 Feb 2023 14:27 - di Niccolò Stefano Aldighieri
fedez

La sinistra, come ultima spiaggia, chiama i “soldatini” del mondo dello spettacolo. Lo abbiamo visto in campagna elettorale, lo vediamo adesso. Con la polemica di Fedez contro il conduttore di “Fuori dal Coro” Mario Giordano e il giornalista de “La Verità” Daniele Capezzone che aveva difeso il collega, si chiude il cerchio. A sinistra possono dire tutto, anche sconfessare il mantra del politicamente corretto, pur di attaccare gli avversari.

Fedez contro Giordano e Capezzone, vergognosi insulti

Federico Leonardo Lucia, in “arte” Fedez, si è scagliato contro Mario Giordano sulla base di una notizia completamente falsa. Ha colpevolizzato Giordano di aver scatenato su di lui un fantomatica inchiesta, nella quale sarebbe stato chiesto agli amici del rapper conferme sulla sua sessualità. Questo, in relazione al bacio con Rosa Chemical avvenuto a Sanremo. Così, pubblicamente sui propri profili social, ha chiesto ai suoi follower: “Ha ancora i testicoli attaccati allo scroto?” (riferito a Giordano ndr). Fedez ha poi nella serata di domenica, twittato volgarmente contro Daniele Capezzone, che aveva sottolineato l’ipocrisia del cantante negli attacchi a Giordano, quando solitamente si eregge a paladino “dell’inclusivity”.

L’ennesima pagina del lungo libro di insulti della Sinistra

Giordano non è il primo e non sarà l’ultimo. Gli insulti verso personaggi pubblici non allineati alla sinistra non sono mai mancati. Basti pensare ai numerosi episodi in cui il presidente del consiglio Giorgia Meloni è stata vittima di attacchi in quanto donna. Addirittura oggetto di polemiche perché madre o relative al suo status familiare. Discorso analogo per Matteo Renzi che certamente non si può dire un uomo di destra. Eppure, essendo osteggiato dalla Sinistra, si è trovato vittima di una macchina del fango che non conosce limiti.

Politicamente corretto unidirezionale, sintomo di una Sinistra finita

Se è vero che a sinistra c’è libertà di espressione che acquisisce in casi come questo una deriva offensiva, questa vale fin quando, appunto, si brutalizzano gli avversari. Guai a dire come nei giorni scorsi che anche gli avversari di destra sono brave persone e competenti: si è accusati di voler patteggiare con il nemico. Questo è lo stato della Sinistra italiana, promesse irraggiungibili, insulti via social, accuse infondate e foto strappate sui palchi di Sanremo. Senza identità e a corto di idee si servono di ogni cantante e personaggio pubblico che possa far notizia, per nascondere la dura verità. E cioè, che la destra è maggioranza in Italia perché ha riportato la politica con la P maiuscola tra la gente tornando a governare il Paese, con idee, competenza e soprattutto identità. Tutte cose che a sinistra mancano. A destra è bene ricordare una lezione di Margaret Thatcher: «Mi rallegro sempre immensamente se un attacco è particolarmente doloroso e personale, perché so che questo significa che non gli è rimasto un solo argomento politico per attaccarmi».

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