Balneari, Salvini ottimista. FdI: «Per ora nessun emendamento, ci penserà il governo»
«Quello dei balneari è un tema che spero entro l’estate venga chiuso positivamente con l’ok delle associazioni una volta per tutte». Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine di un presidio della Lega a Milano. «Bisogna coinvolgere le associazioni e chiudere la partita una volta per tutte. Nel rispetto di queste 30mila imprese e famiglie. Ho parlato ieri con Giorgia Meloni e abbiamo un’idea che coincide, quindi conto che anche questo dopo anni e anni di attesa sia un dossier che il nuovo governo va a chiudere», ha detto Salvini.
Balneari: l’emendamento al milleproroghe
Un tema caldo che è stato rilanciato ieri da Fratelli d’Italia con un emendamento presentato al decreto milleproroghe. In sostanza, via il termine del 31 dicembre 2023 per le concessioni balneari, la cui efficacia è estesa «fino all’approvazione della legge di riforma organica della relativa disciplina». E anche Forza Italia ha presentato due emendamenti che prorogano le scadenze previste nel decreto concorrenza dell’allora governo Draghi.
Nel pomeriggio in un lancio d’agenzia, l’Adnkronos ha annunciato che «l’emendamento per la proroga delle concessioni balneari senza scadenza non sarebbe stato “segnalato” in Commissioni Bilancio e Affari costituzionali dal gruppo di Fratelli d’Italia al Senato. Il testo quindi non è stato proposto da FdI per essere portato in discussione e al voto. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari del gruppo».
Mennuni: «Il governo ci ha fatto sapere che vi è un provvedimento in itinere»
A stretto giro di posta è arrivata la spiegazione di Fratelli d’Italia. «Abbiamo stilato una serie di emendamenti» sul tema dei balneari «ma abbiamo ora deciso di non segnalare il nostro, dopo che il governo ci ha fatto sapere che vi è un provvedimento in itinere, abbiamo avuto rassicurazioni su quella che resta una questione prioritaria». A parlare con l’AdnKronos è Lavinia Mennuni, senatrice di FdI, che ha firmato l’emendamento sulle concessioni ai balneari, che prevede lo stop alla proroga fino al 2023, come prevista dal governo Draghi. Emendamento che il gruppo di FdI ha però oggi deciso di non “segnalare” alle Commissioni. «Sono certa che il tema è prioritario, e comunque abbiamo tempo fino a lunedì per decidere cosa fare, ma dal governo Meloni siamo stati rassicurati».
Balneari: «Bene emendamenti ma serve soluzione definitiva»
«Valutiamo positivamente – ha detto Antonio Capacchione, presidente del Sib-Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio – la presentazione di alcuni emendamenti da parte delle forze politiche sul decreto legge milleproroghe per il differimento dei termini previsti dalla legge Draghi sulla validità delle vigenti concessioni demaniali marittime».
«È giusto che il governo abroghi la legge Draghi»
Che poi ha aggiunto: «Seguiremo con la dovuta attenzione il percorso parlamentare per l’approvazione ed il loro recepimento nel probabile maxiemendamento del governo. Questo doveroso e ineludibile differimento dei termini deve servire, però, solo per dare una soluzione normativa definitiva e risolutiva della questione». E infine l’auspicio: «Come è stato sbagliato che la legge Draghi abbia abrogato la legge Centinaio, che aveva delineato un serio percorso riformatore della materia, purtroppo colpevolmente non coltivato ed attuato, così è giusto che il governo Meloni abroghi la legge Draghi con una legge che effettui un corretto bilanciamento fra le esigenze di una maggiore concorrenza nel settore e la salvaguardia dei diritti dei concessionari attualmente operanti».