Donna punta con la siringa in strada: i carabinieri hanno identificato l’uomo del video

23 Dic 2022 16:33 - di Vittorio Giovenale
Livia Cascarano, puntura, siringa

Ha 40 anni, romano, con precedenti contro la persona. È l’uomo ripreso nel video dalla donna che ha denunciato di essere stata punta con una siringa nel pomeriggio di martedì scorso in via Brunetti, nei pressi di via del Corso, mentre stava legando la bicicletta a un palo.

A individuarlo sono stati i Carabinieri della Stazione di Roma Parioli che, coordinati dal Comando Provinciale dell’Arma, indagavano dopo la denuncia presentata dalla vittima. Gli investigatori hanno rintracciato il presunto responsabile dopo aver battuto il territorio aver visionato a lungo i filmati della videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali del centro.

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L’uomo è stato condotto in caserma, secondo il Corriere ha dei precedenti e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Al momento si ritiene che si sia trattato di un episodio isolato e non collegato a fenomeni visti in altri paesi europei e chiamati needle spiking nei quali ignoti pungono le loro vittime soprattutto fuori da locali notturni della movida con siringhe piene di droga.

La vittima si chiama Livia Cascarano (nella foto), è un’attrice di cinema e teatro. «Mi sono abbassata per togliere la catena – ha raccontato a Repubblica – e mi si è alzata la giacca sulla schiena. All’improvviso ho sentito una puntura. Non so cosa fosse esattamente, forse una piccola siringa ma sono certa che fosse un ago. Ho alzato lo sguardo e ho visto un uomo allonarsi». L’attrice, madre di due bimbi, si è fatta visitare all’ospedale Spallanzani. E ha effettuato i test dell’Hiv e dell’epatite.

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La dinamica coincide con quella degli episodi analoghi denunciati in Spagna e Francia. Cascarano racconta di aver seguito l’uomo dopo la puntura: «Mentre camminava, ad esempio, ha aperto uno sportello di una cabina della luce. Da via Fontanelle poi è arrivato a via del Babbuino. Dopo è entrato e uscito dal bar Canova. A quel punto ho pensato che poteva fare del male a qualcun altro e ho iniziato a riprenderlo con il cellulare, però mi tremava la mano». Ma precisa: «Non ho avuto alcun malore. In ospedale non hanno voluto farmi un prelievo di sangue perché mi hanno trovata in buone condizioni. Era appena passata un’ora».

 

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