Soumahoro fa la vittima, lacrime social e la vile accusa alla destra: «Mi volete morto» (video)

21 Nov 2022 9:29 - di Natalia Delfino
soumahoro lacrime

«Mi volete morto», «mi volete seppellire», «mi volete distruggere». Un Aboubakar Soumahoro in lacrime ha lanciato in un videomessaggio social una serie di accuse pensantissime nei confronti di non meglio precisati soggetti che hanno parlato dell’inchiesta della Procura di Latina sulle condizioni di lavoro nelle cooperative in cui sono coinvolte la moglie e la suocera, rilevando che sono sua moglie e sua suocera. Il filmato è un capolavoro di vittimismo, sugellato da quelle lacrime offerte a favore di videocamera e spinto fino a sostenere che qualcuno vorrebbe l’eliminazione fisica del deputato di Verdi e Sinistra italiana, che per non farsi mancare niente nel filmato cita anche Peppino Impastato. Ma chi sono questi che vorrebbero Soumahoro «morto», ai quali lui dice: «Probabilmente riuscirete a seppellirmi fisicamente, ma non riuscirete a seppellire le mie idee»?

Soumahoro in lacrime sui social

Nel video Soumahoro, che non è indagato, non lo chiarisce e lascia che in chi lo guarda passi l’idea che c’è una mafia di un qualche tipo che lo ha preso come bersaglio per le sue battaglie, scatenandogli contro il fango, anzi la «m…a», dell’inchiesta su quelle cooperative che, stando all’inchiesta, non pagavano i dipendenti e tenevano i minori migranti senza acqua, elettricità, cibo e vestiti. Dunque, è toccato a Concita De Gregorio, ieri sera nel corso della trasmissione In Onda, chiedere a chi si riferisse. Una domanda legittima, vista la gravità delle accuse. La destra, per la quale lui sarebbe il nemico ideale, e i giornali di destra, ha risposto Soumahoro, mentre gli altri ospiti in studio gli facevano notare che la notizia dell’inchiesta non è stata divulgata da giornali di destra e Parenzo gli spiegava che era inevitabile che il suo nome venisse associato alla vicenda.

Il vittimismo e l’accusa alla destra, ma sull’inchiesta svicola

La linea vittimista del resto Soumahoro l’ha sposata da subito, rilasciando varie interviste nelle quali il refrain era sempre quello: fango per delegittimare le sue lotte. «Mi dite cosa vi ho fatto? È da una vita che sto lottando per i diritti delle persone, da una vita…», ha ripetuto Soumahoro anche nel video delle lacrime. «Vent’anni per strada a lottare per dare dignità alle persone. La mia vita è stata caratterizzata dalla lotta contro qualsiasi forma di sfruttamento. Voi mi volete morto», ha proseguito, aggiungendo che «voi mi volete distruggere ma avete paura delle mie idee». «Pensate di seppellirmi, ma non ci riuscirete», ha continuato a ripetere sostanzialmente per tutto il video. E il merito delle accuse che coinvolgono moglie e suocera? «La mia resistenza a rispondere a queste domande non è dovuta a una volontà di eluderle. Però, non avendo io vissuto nulla in merito a questa vicenda, non posso fare affermazioni approssimative o per sentito dire con delle indagini della procura in corso», ha detto in un’intervista a Repubblica.

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