Il professor Massimo Galli lancia l’allarme-Natale sul Covid ma intanto va a processo per i concorsi truccati

21 Nov 2022 16:24 - di Marta Lima

La procura di Milano chiede il processo per l’infettivologo Massimo Galli tra gli indagati in un’inchiesta su presunti concorsi truccati. Lo scorso 30 settembre la procura aveva chiuso le indagini preliminari relative a procedure concorsuali di selezione per i posti di professore e ricercatore universitario nei confronti di 25 persone, tra cui lo stesso Galli, per i quali si è proceduto con fascicoli autonomi in relazione alle singole vicende. La richiesta per Galli, firmata dall’aggiunto di Milano Maurizio Romanelli e dai pm Carlo Scalas e Bianca Eugenia Baj Macario, riguarda un solo caso di turbativa d’asta e falso mentre per gli altri episodi, inizialmente contestati, è stata chiesta l’archiviazione. Ora sarà un gup a decidere il destino giudiziario di Galli.

Massimo Galli a processo, ma intanto lancia l’allarme Natale

Il professor Galli, intanto, non rinuncia alle previsioni di Natale sul Covid. “Sarebbe opportuno, prima di andare a comprare i regali, di fare la quarta dose del vaccino e contemporaneamente anche l’antinfluenzale”, suggerisce all‘Adnkronos Salute l’ex direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ipotizzando una previsione dell’andamento epidemiologico Covid per il prossimo Natale. “Più gli anziani posticipano il secondo richiamo più saranno scoperti per le festività natalizie che, immagino, quest’anno saranno senza limitazioni – avverte Galli -. A questo rischio di contagio da Sars-CoV-2 aggiungerei anche quello per l’influenza che, visto quello che è successo già in Australia, sarà sicuramente più pericolosa. Non sappiamo se un semplice ‘starnuto’ o una potente ‘tempesta’, ma sappiamo che l’influenza colpirà a Natale”.

Non organizzare cene troppo affollate, dice l’infettivologo

In vista delle festività natalizie, quindi dei pranzi in famiglia con tante persone riunite a casa, “chi ha cari in condizioni fragili deve avere cura – rimarca l’infettivologo -. Ovvero non devono essere esposti al rischio contagio Covid ma soprattutto dovrebbero essere vaccinati al più presto se non l’hanno fatto. Le situazioni super affollate, almeno in linea teorica, con questi numeri del virus non ce le possiamo permettere. L’indicazione è di avere prudenza e di stare attenti ai grandi anziani, è un periodo – conclude – in cui è facile incubare un’infezione senza rendersene conto e quindi è anche facile contagiare le persone di famiglia”.

 

 

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