Chiuse le indagini sulla Covid-star Massimo Galli per i concorsi pilotati: ipotesi di corruzione e abuso d’ufficio

30 Set 2022 20:03 - di Leo Malaspina

La procura di Milano ha chiuso le indagini preliminari relative a procedure concorsuali di selezione per i posti di professore e ricercatore universitario indette dall’Università degli Studi di Milano Statale, che nell’ipotesi accusatoria sono risultate oggetto di turbativa.

Dall’originario procedimento penale “sono stati formati autonomi fascicoli processuali in relazione alle singole vicende concorsuali, e sono stati quindi notificati gli avvisi a venticinque indagati” tra cui – da quanto si apprende – l’infettivologo Massimo Galli. “Le ulteriori posizioni per le quali vi è stata iscrizione nel registro degli indagati sono rimaste nel procedimento principale e verranno definite separatamente”, si precisa nella nota del procuratore di Milano Marcello Viola.

Massimo Galli e i concorsi pilotati all’Università

La chiusura indagine, firmata dall’aggiunto di Milano Maurizio Romanelli e dai pm Carlo Scalas e Bianca Eugenia Baj Macario, era esplosa il 5 ottobre 2021 quando i carabinieri del Nas di Milano effettuarono perquisizioni e acquisizioni di documenti nei confronti di 33 persone, tra cui 24 docenti delle università del capoluogo lombardo, Pavia, Torino, Roma e Palermo su presunte irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso delle facoltà di medicina e assunzione di docenti e anche di assistenti e dirigenti ospedalieri.

Tra le accuse ipotizzate, associazione per delinquere, corruzione e abuso di ufficio. Tra gli indagati – per i quali c’è l’avviso di chiusura indagine – compare anche l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, accusato – a inizio indagine – di aver pilotato insieme ad altri colleghi quattro dei tredici bandi sotto la lente degli investigatori.

Secondo l’impianto della procura, sono emerse, a carico degli indagati, “collusioni e altri metodi di turbativa che hanno inquinato sistematicamente la regolarità delle procedure di selezione, sostituendo logiche clientelari al metodo meritocratico e al principio di imparzialità che dovrebbe orientare la pubblica amministrazione”. In alcuni casi, ad esempio, “vi è la nomina di colleghi compiacenti e consapevoli ex ante di dover favorire un determinato candidato”, in altri casi “i criteri di valutazione sono ritagliati sul profilo del soggetto che si intende beneficiare”.

I legali dei virologo minimizzano, ma…

“Confermiamo di aver ricevuto la notifica dell’avviso della chiusura indagini. L’ipotesi accusatoria risulta fortemente ridimensionata rispetto a quella iniziale e dopo aver avuto la copia faremo le nostre valutazioni”, affermano all’Adnkronos gli avvocati Ilaria Li Vigni e Giacomo Gualtieri, difensori dell’infettivologo Massimo Galli.

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