Caro energia, Meloni: «Abbiamo dato una immediata risposta all’aumento delle bollette»

11 Nov 2022 11:25 - di Sara De Vico

Caro bollette, super bonus, tetto al contante. Nel Consiglio dei ministri ieri la “misura principale è il decreto energia”. Così Giorgia Meloni ha aperto la conferenza stampa a Palazzo Chigi, illustrando i principali provvedimenti adottati. Parola d’ordine aumentare la copertura per imprese e famiglie per mitigare i contraccolpi del rincaro delle bollette. Una priorità assoluta dell’esecutivo.

Meloni: stanziati 9 miliardi per il caro bollette

Con il decreto energia vengono stanziati i primi 9,1 miliardi di euro. “Destinati prevalentemente a dare immediata risposta a famiglie e imprese per costo bollette. In parte fino a fine anno, con la proroga fino al 31 dicembre e inserendo nuove norme”. Il premier ha sottolineato come gli aiuti alle imprese riguardano la proroga del credito d’imposta. Tra il 40 e il 30% per le non energivore. “Poi consentiamo una rateizzazione sulla parte dell’aumento rispetto all’anno precedente fino a 36 rate mensile. L’estensione poi del fringe benefit, sarà una sorta di ulteriore tredicesima per bollette”.

Prorogati gli aiuti per il caro carburante

Il governo ha deciso anche di prorogare gli aiuti per il caro carburante. Viene prolungato fino al 10 gennaio il regime di tutela del prezzo del gas per le utenze domestiche. E non solo: nel decreto approvato ieri dal Cdm viene inserita la norma sulle concessioni per l’estrazione di gas nazionale. “In forza della quale – ha detto Meloni – consentiamo nuove concessioni. E  sblocchiamo alcune concessioni in cambio del fatto che le aziende concessionarie cedano a prezzo calmierato una parte consistente del gas estratto”. L’obiettivo finale è quello di “liberare circa 2 miliardi di metri cubi di gas. Che possono coprire l’intero fabbisogno delle nostre aziende gasivore. Diminuiamo la dipendenza energetica dell’Italia dall’estero e mettiamo in sicurezza il tessuto produttivo”. Prorogata anche la franchigia sull’accise dei carburanti.

Super bonus, corrette le disfunzioni: si passa al 90%

Strategica anche la correzione del super bonus che scende dal 110 al 90 per cento. “Una misura che nasceva meritoriamente per rimettere in moto la nostra economia dopo la pandemia”, ha spiegato Meloni dicendo di condividerne le finalità. La sua realizzazione, però, ha creato molti problemi e il beneficio “è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti”. E ha comportato un costo molto alto per le casse dell’erario. “Segnalo a chi ha fatto la campagna elettorale dicendo che con questo strumento si poteva ‘gratuitamente’ ristrutturare casa, che questo ‘gratuitamente’ pesa sulle casse dello Stato per circa 60 miliardi di euro. Con un buco di circa 38 miliardi”.

Le agevolazioni hanno premiato i redditi medio alti

Per questo il governo ha deciso di intervenire per correggere alcune distorsioni. Il bonus dunque “passa al 90%”, mentre “per quei condomini che hanno già deliberato a oggi l’intervento e presentano entro il 25 novembre la comunicazione di inizio lavori” rimane il “regime del 110%”. Con il risparmio ottenuto si intende riaprire alle unifamiliari, “a patto che si tratti di prima casa e di redditi medio bassi”.

Tetto del contante a 5mila euro, in linea con le medie europee

Con il decreto aiuti quater si conferma l’intenzione già annunciata dal governo di innalzamento a 5mila euro il tetto all’uso del contante. Una scelta in linea con i parametri delle medie europee. “L’Europa si pone questo problema, noi abbiamo scelto di applicare il tetto a 5mila euro perché quella è la media del tetto nelle Nazioni europee”. Lo stesso provvedimento prevede anche un  contributo di 50 euro per i piccoli commercianti per l’acquisto del Pos.

Contratto per la scuola, un traguardo importante

Al termine dell’incontro con i cronisti il premier Meloni ha fatto un passaggio sul rinnovo del contratto per la scuola firmato ieri con le parti sociali. “Un traguardo importante, su cui abbiamo investito risorse importanti. Un milione e duecentomila persone coinvolte, in particolare docenti. Dando un segnale di confronto aperto con i sindacati”.

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