Papa Francesco incontra i biker Down di Route21. Poi la preghiera per l’Ucraina
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza la Route21. I ragazzi Down che percorrono l’Italia a bordo di una Harley Davidson hanno potuto così salutare il Papa. Presenti, oltre ai sei giovani biker, anche Gian Piero Papasodero, vicepresidente dell’associazione Diversa-Mente, Nicole Wederiche, presidente, e gli amici harleysti in rappresentanza dei chapter d’Italia che hanno accolto la Route21 nel suo giro da Nord a Sud.
Papa Francesco e l’incontro con la Route21
Il viaggio è partito da Palermo il 3 settembre per concludersi a Roma oggi, dopo aver toccato 33 città diverse. «Obiettivo del viaggio – spiegano – è mostrare la normalità dei ragazzi con disabilità, contribuendo a migliorare le loro doti sociali e relazionali».
L’udienza generale del Papa
Il Papa durante l’udienza generale ha invocato nuovamente lo stop della guerra in Ucraina. Salutando i pellegrini polacchi presenti all’udienza, Bergoglio ricorda Santa Faustina Kowalska. «Tramite lei,– ha detto – Dio indicò al mondo di cercare la salvezza nella sua misericordia».
L’appello sull’Ucraina
«Ricordiamolo soprattutto oggi, pensando specialmente alla guerra in Ucraina. Come ho detto domenica scorsa all’Angelus, confidiamo nella misericordia di Dio, che può cambiare i cuori, e nella materna intercessione della Regina della pace», ha osservato Bergoglio che domenica prima dell’Angelus, nel corso della riflessione sulla guerra in Ucraina, ha rivolto un appello a Putin e a Zelensky. Poi al termine dell’ udienza generale salutando i fedeli di lingua italiana ha rinnovato l’appello: «Non dimentichiamo di pregare per la martoriata Ucraina chiedendo al Signore il dono della pace».
La catechesi sul discernimento
Nel corso dell’udienza generale a Piazza San Pietro ha poi sottolineato: «La preghiera e la conoscenza di se stessi consentono di crescere nella libertà. Sono elementi basilari dell’esistenza cristiana, elementi preziosi per trovare il proprio posto nella vita» . Il Papa, continuando il ciclo di catechesi sul discernimento ha incentrato la sua meditazione sul tema: ‘Gli elementi del discernimento. Conoscere se stessi’. “Un buon discernimento- ha osservato- richiede anche la conoscenza di sé stessi. Non è facile. Esso infatti coinvolge le nostre facoltà umane: memoria, intelletto, volontà, affetti. Spesso non sappiamo discernere perché non ci conosciamo abbastanza, e così non sappiamo che cosa veramente vogliamo”.