L’affondo di Lollobrigida: «La sinistra sta tentando di occupare tutte le poltrone rimaste»

10 Ott 2022 9:01 - di Sara De Vico

“L’amicizia ti porta a dire quel che pensi senza mezzi termini, e allora si possono generare reazioni forti. D’altronde è noto che la Meloni quando si arrabbia fa tremare i vetri.  Ma ora si arrabbia molto meno”. A parlare è Francesco Lollobrigida che, in una lunga intervista a Libero, commenta l’attualità politica e la svolta epocale decretata dalle urne. Ma non si sottrae alle domande più personali sul rapporto con la leader di Fratelli d’Italia. Che conosce da quando aveva 16 anni. Molto più di una cognata. “Ma di politica nella vita privata non parliamo quasi mai…”.

Lollobrigida: “Faccio politica da quando avevo 13 anni”

Il capogruppo di FdI a Montecitorio respinge con i fatti l’accusa del ‘cerchio familiare’ intorno a Giorgia. “A sinistra si portano le mogli in Parlamento, elette nei collegi blindati. E noi non facciamo polemiche, se hanno alle spalle un percorso credibile. Io faccio politica da quando avevo 13 anni. E ho quasi sempre ricoperto cariche elettive”.

Un governo politico, i tecnici per mettere a terra i programmi

La preparazione al governo della nazione viene da lontano. Ma la consapevolezza di poter diventare il primo partito italiano risale alla nascita del governo Draghi. Sarà un governo squisitamente politico, spiega ancora Lollobrigida, di fronte al toto-ministri che impazza sulla stampa. Che si avvarrà di tecnici di alto profilo per mettere a terra il programma.

Attacchi dall’estero, “Mattarella e Draghi ci hanno difesi”

Gli attacchi dall’estero, l’ultimo dei quali dalla Francia, “sono il frutto della cattiva propaganda che la sinistra italiana ha fatto nel mondo per mantenere il potere”, aggiunge. “Mattarella e Draghi ci hanno difesi e chi ci ha attaccato ha fatto retromarcia”. E ancora “saremo il primo governo destra-centro”. Che significa lotta all’immigrazione illegale, politiche per la famiglia, rilancio dell’economia reale. Ma, soprattutto, un “governo che pone gli interessi dell’Italia prima di quelli degli altri Paesi”.

Nessun polemica con il premier sul Pnrr

Ben altra la posture della sinistra. Dimostrata da Letta che vola a Berlino dal premier socialista. “Ho pensato che andasse a rimproverare la Germania perché si oppone al tetto europeo del gas”, dice Lollobrigida. “Invece è andato a pietire un attacco contro la destra che stava per vincere”. Nessuna polemica con Draghi, nessuna lite sul Pnrr assicura. “Il passaggio di consegne sta avvenendo nel rispetto reciproco dei ruoli. Del resto tutti ormai parlano di adeguamento e modifiche al Pnrr. Draghi ha un comportamento assolutamente collaborativo e signorile”.

Meloni non andrà a Bruxelles il 20 ottobre

Confermata l’assenza della Meloni il 20 ottobre al Consiglio europeo. “Non sarà ancora premier, in veste di che cosa dovrebbe andarci, da praticante, da accompagnatrice? Non sarebbe corretto istituzionalmente iniziare a governare prescindendo dalla fiducia del Parlamento. La sinistra, che oggi attacca Giorgia perché non va a Bruxelles, è pretestuosa.  Se ci andasse, la attaccherebbe accusandola di violare la Costituzione”.

La sinistra vuole occupare le poltrone rimaste

La sinistra perdente si lecca le ferite e tenta di occupare le poltrone rimaste. La denuncia è esplicita. “C’è un tentativo del corpaccione politico della sinistra, coperto dalla burocrazia, di occupare tutte le poltrone rimaste. E avvelenare i pozzi. Una situazione imbarazzante”. Il presidente dei deputati di FdI punta l’indice contro decine di nomine dell’ultimo minuto. “Per mettere al sicuro amici e fidati, assicurando loro posizioni economiche e di potere. Questo è, tecnicamente, un attacco alla democrazia”.

La guerra ha dimostrato la debolezza dell’Europa

Infine un passaggio sul posizionamento in politica estera. “La guerra ha dimostrato tutta la debolezza dell’Europa, senza esercito e senza politica comune. L’Italia appartiene alla Nato e noi abbiamo ribadito la fedeltà, attiva, all’alleanza. Questo non significa che non cerchiamo la pace, che è sempre l’obiettivo primario, purché sia una pace equa”.

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