«Patto delle opposizioni? No, grazie». Il renziano Rosato boccia la proposta del Pd
Tavolo delle opposizioni? No, grazie. Prima Carlo Calenda per Azione e poi Ettore Rosato per Italia Viva declinano l’offerta del Pd. E neanche con particolare garbo. «Quando noi parliamo di reddito di cittadinanza, il Pd e i 5Stelle dicono il contrario, quando parliamo di rigassificatori dicono il contrario, quando parliamo di giustizia dicono il contrario. Che patto di opposizione potremmo fare?», argomenta Rosato. Che annuncia «un’opposizione seria, motivata e ragionata senza aver bisogno di richiamare allo scontro fascisti/comunisti o al rosso/nero come ha fatto il Pd per tutta la campagna elettorale». Il rifiuto di aderire ad un non meglio precisato “patto delle opposizioni” s’intreccia con la disponibilità di Italia Viva a dialogare sulle riforme.
Rosato: «Sì al dialogo sulle riforme»
Nel frattempo, il partito di Calenda e quello di Renzi daranno vita a gruppi unitari sia sia alla Camera sia al Senato. «È già deciso ed è nelle cose naturali», assicura Rosato, chiedendo «72 ore di tempo». Insomma, giusto il tempo della proclamazione degli eletti: «Lavoreremo per farlo rapidamente», scandisce il presidente di Iv nel corso di un conferenza stampa a Napoli. Non sono tanto le ambizioni a mancare quanto i voti necessari a realizzarle. «C’è tutto l’interesse nostro a costruire qualcosa che sia stabile. Il nostro obiettivo, lo abbiamo detto in maniera molto chiara, è quello di essere il primo partito alle europee».
La stilettata a Boccia
Ma è il rapporto con la nuova maggioranza che costituisce il maggior punto d’interesse. «Faremo un’opposizione sui temi, quando sarà necessario fare opposizione. Sosterremo le scelte del governo quando saranno scelte da sostenere perché sono nell’interesse degli italiani», spiega Rosato. Infine, una stilettata al dem Francesco Boccia, che aveva invitato in tono di sfida Calenda a fare opposizione al governo di Giorgia Meloni. «Lezioni da Boccia non ne prendiamo – ha concluso l’esponente renziano -. Lui in effetti si occupa in maniera molto seria della dissoluzione del Pd con anche molto successo».