Makkoxx: “Quelli di destra sono terra terra”. Ma così insulta anche sua nonna che votava Almirante

30 Ago 2022 17:44 - di Giovanni Pasero
Makkoxx

Makkoxx il vignettista rosso di Propaganda Live, torna a insultare gli elettori italiani che non votano a sinistra. Lo fa in un’intervista a La Stampa nella quale, con una serie di sillogismi, sostanzialmente definisce gli elettori di centrodestra al livello delle scimmie.

Questa campagna elettorale «sembra costruita per gli scimpanzé», dice Makkoxx all’intervistatore. Livello basso? «Bassissimo, viene da pensare che a preparare i messaggi sia una scimmia: “Ti piace di più la banana o un sasso in faccia?”. In realtà, questi messaggi sono confezionati per raggiungere un certo tipo di pubblico, diciamo, terra terra».

Il vignettista pontino, al secolo Marco Dambrosio, parla da radical chic con la puzzetta sotto al naso, omettendo di dire che la base elettorale del rimpianto (da lui) Partito comunista di Berlinguer era di contadini, operai: quegli stessi italiani “terra terra” che il vignettista ora ridicolizza. Elettori ormai lontani anni luce dai compagni di salotto di Makkoxx.

Makkoxx: “Gli elettori di destra sono ignoranti, lo dicono le statistiche”

Makkoxx ribadisce quindi un concetto già espresso a Repubblica. «Non lo sostengo io, ci sono molte statistiche che mettono il nostro Paese in fondo alle classifiche per alfabetizzazione, scolarizzazione, lettura dei libri, comprensione di un testo scritto da parte dei giovani…». Mica saranno tutti elettori di destra. «No, ma venendo da una famiglia di destra – dice il vignettista originario di Gaeta – posso dire che la maggioranza degli elettori di destra ragiona di pancia, non ha l’abitudine alla complessità. Con loro funzionano messaggi semplici, intuitivi, mentre la sinistra si basa su valori controintuitivi. Esempio: è giusto accogliere il migrante, anche se può rubarti il lavoro. La destra ti dice: meglio accogliere il turista, che ti porta i soldi». Dambrosio non nasconde la preoccupazione riguardo a Giorgia Meloni, premier in pectore, che disegna «gigantesca, occupa tutto lo schermo, dietro non si vede niente e questo mi preoccupa. Ha messo la maschera rassicurante, anche se a volte le cade, come al comizio spagnolo, in cui era più naturale, diciamo. Ma a me non fa paura Meloni, piuttosto tutto ciò che non vedo dietro di lei».

Quando raccontò del suo comizio a seguire Almirante a Napoli

A questo proposito, risulta istruttivo rileggere quanto disse lo stesso Dambrosio in un’intervista di alcuni anni fa a Salvatore Merlo del Foglio ricordando con rammarico le sue origini in una famiglia di destra: “Erano di gran cuore, ma fasci che non hai idea”. E nello specifico: «Mi ricordo un pomeriggio con mia nonna che mi porta a sentire Almirante che parlava in Piazza Vanvitelli, a Napoli. Ero piccolo. Non capivo niente. Stavo in mezzo a tutti questi cappottoni, e non riuscivo nemmeno a vedere nulla. Ma mia nonna, fremendo: ‘Senti. Senti che carisma”». E fu così che Makkox invece divenne comunista», chiosava Merlo.

Quel comunista che, da lì a poco, sarebbe diventato un altro lagnoso maestrino dalla matita rossa.

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