Gas, le mani del governo sui termosifoni: al via dopo, spenti prima, accesi di meno. Ecco cosa ci aspetta
Il gas che vola oltre 340 euro e si attesta un soffio sotto 339 euro allarma l’Europa e manda in tilt il governo. Il piano di risparmio energetico a cui lavora il ministro Roberto Cingolani non può più puntare su rialzi e bonus, sul tirare la coperta da una parte e scoprire dall’altra, e così ora si passa dal fardello dei rincari al ridimensionamento delle risorse. Dall’aggiunta dell’aggravio economico alla sottrazione (leggi razionamento) delle disponibilità, giocando sul calendario e contando sulla pazienza – ormai al limite – di famiglie e imprese…
Il gas vola, in arrivo la stretta del governo su risorse e consumi
«L’idea – scrive oggi la Repubblica – è quella di dettagliare una serie di azioni “non prescrittive”, da modulare a seconda degli scenari. Fino a quello più catastrofico dell’interruzione delle forniture dalla Russia. Dovrebbe essere dunque raccomandato – non imposto – il calo della temperatura nelle case. Mentre alle imprese, nei diversi settori, è stato chiesto di valutare in via solo preventiva limitazioni di consumi, turni e stop temporanei delle produzioni». Il tuto giocando col calendario – e sperando nel clima – mentre per gli aiuti si cercano oltre 10 miliardi…
Si valuta di accendere i termosifoni una settimana dopo e di spegnerli una prima
In altre parole: il governo valuta di posticipare l’avvio autunnale dei riscaldamenti e di anticipare lo stop in primavera. Le contromisure al rincaro e la toppa alla falla degli approvvigionamenti del gas sono allo studio sul tavolo dell’esecutivo, e sottolineato con l’evidenziatore sembra esserci – tra le varie ipotesi – l’accensione dei termosifoni una settimana dopo e lo spegnimento una settimana prima. Ora, considerando che l’accensione è in calendario tra il 15 ottobre e l’1 dicembre a seconda delle diverse aree del Belpaese. Mentre lo spegnimento è in programma tra il 15 marzo e il 15 aprile, ognuno potrà trarre le proprie valutazioni…
Gas e contrazione di consumi: in programma anche l’abbassamento di almeno un grado
In virtù di un effetto domino, la misura riguarda case e uffici, realtà chiamate a contrarre i consumi e, di conseguenza, la spesa. «Per i privati – spiega nel dettaglio Il Giornale – è in programma l’abbassamento di almeno un grado (da 20 a 19 gradi) con l’indicazione di tenere accesi i caloriferi un’ora in meno al giorno». Uno studio e un complesso di interventi, quelli al vaglio del ministro Cingolani, che punta a provare ad evitare i razionamenti delle attività industriali. Alle quali, di contro, riferisce sempre il quotidiano milanese, «verrà chiesto di valutare limitazioni di consumi, turni e stop temporanei delle produzioni, senza obblighi».
Gas, il piano del governo tra razionamento e tagli sui consumi
Le prossime settimane, dunque, saranno quelle decisive. Ma sin d’ora è evidente che il fulcro del piano energetico oscillerà tra razionamento e contenimento dei consumi. E tutto sempre nel segno delle speranza che l’inverno che ci si prospetta non sia particolarmente rigido dal punto di vista climatico, visto che sembra già improntato nel segno dell’austerity per la gestione delle risorse…