Faida M5S, il gruppo alla Camera “licenzia” Rocco Casilino: «Le sue prestazioni non sono più richieste»

18 Lug 2022 19:16 - di Natalia Delfino
casalino

Poche righe per comunicargli che «non è più richiesta alcuna prestazione da parte sua». Il gruppo alla Camera del M5S ha “licenziato” Rocco Casalino, al quale non ha rinnovato il contratto da consulente accordato lo scorso anno, parallelamente a quello siglato con il gruppo al Senato, e che scadeva il 15 luglio.

Rocco Casalino “licenziato” dal gruppo alla Camera

Fonti del M5S hanno spiegato all’Adnkronos che la questione era già sul tavolo del direttivo, «ma poi è scoppiato il “casino” della crisi di governo e non si è più sciolto il nodo dei rinnovi contrattuali». Certo è, però, che la tempistica fa pensare a un ulteriore atto ostile a Conte nell’ambito della faida interna ai pentastellati alle prese con la crisi. Secondo quanto scritto da Repubblica, infatti, a opporsi in maniera decisa al rinnovo del contratto a Montecitorio sarebbe stato il capogruppo, Davide Crippa, il governista in queste ore al centro dell’affaire “comunicazioni di Draghi” alla Camera o al Senato che ha dato la misura della dimensione dello scontro in casa pentastellata.

L’ex portavoce di Conte si trincera dietro un «no comment»

Già nei giorni scorsi Casalino era finito al centro delle polemiche, in quanto indicato dalla stessa Repubblica come parte del “triumvirato”, con Paola Taverna e da Riccardo Ricciardi, che avrebbe spinto Conte sulla strada dello scontro frontale con Draghi, suscitando non poca insofferenza tra i parlamentari. Allora l’ex portavoce di Conte intervenne per smentire «una ricostruzione piena di falsità e illazioni» e chiarire che lui non aveva niente a che fare con le fughe di notizie che stavano condizionando il dibattito intorno alla crisi. «Nell’ultima settimana mi hanno prima messo “in panchina” e poi ritratto come un “triumviro” che decide le sorti del Paese: narrazioni confuse, contraddittorie, accomunate solo dall’uso improprio del mio nome e dalla volontà di attaccare me per colpire Giuseppe Conte», si era lamentato Casalino, che ora sulla notizia del “licenziamento”, invece, contattato dall’Adnkronos, si è trincerato dietro un «no comment».

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