Medvedev alza il tiro: «Odio gli occidentali, sono bastardi e degenerati. Voglio farli sparire»

«Li odio», sono «bastardi e degenerati», devono «sparire». Nuovo, durissimo attacco del vice presidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitry Medvedev, contro l’Occidente. Su Telegram l’ex presidente russo è intervenuto sul tenore dei suoi post, rispetto al quale, ha scritto, «spesso mi chiedono perché siano così duri» nei confronti degli occidentali. La risposta è stato quel nuovo feroce attacco.
Medvedev: «Odio gli occidentali, voglio farli sparire»
«La risposta è che li odio. Sono bastardi e degenerati», ha scritto l’ex presidente russo, secondo il quale gli occidentali «vogliono la morte per noi, per la Russia. E finché sarò vivo – ha chiosato – farò il possibile perché spariscano». Le parole di Medvedev si inseriscono nel contesto di una escalation verbale contro l’Occidente nel suo complesso, nonché contro l’Ue e l’Italia, che sta caratterizzando i vertici russi negli ultimi giorni.
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L’escalation verbale contro Occidente, Ue e Italia
Ieri, commentando il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia, lo stesso Medvedev aveva detto che «gli imbecilli europei nel loro zelo hanno dimostrato ancora una volta di considerare i propri cittadini, i propri affari come nemici non meno dei russi». Il 4 giugno, poi, definendole «illegali» aveva sostenuto che l’Occidente potrebbe abbracciare «anche altre regole familiari progressiste: per esempio, ci sono molte cose utili nei modi della ‘Ndrangheta e di Cosa Nostra italiane».
Quell’accusa di immoralità che piace tanto a Mosca
Il giorno prima, commentando le inchieste italiane sulla missione russa ai tempi del Covid, era stato il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, a lanciare accuse di immoralità alla classe dirigente italiana, lamentando una mancanza di riconoscenza e sostenendo che «una linea di comportamento così servile e miope non solo danneggia le nostre relazioni bilaterali, ma dimostra anche la moralità di alcuni rappresentanti delle autorità pubbliche e dei media italiani». Parole che sono valse la convocazione dell’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, da parte della Farnesina.
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