Il Papa ha scelto: è il cardinale Matteo Zuppi il nuovo presidente della Cei: chi è il successore di Bassetti
Papa Francesco ha nominato il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei). A dare l’annuncio ai Vescovi è stato il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, che ha dato lettura della comunicazione del Santo Padre. I vescovi riuniti per la loro 76.ma Assemblea generale hanno proceduto all’elezione della terna per la nomina del presidente, secondo quanto previsto dallo Statuto. Zuppi era il primo dei votati, nella terna c’erano il cardinale arcivescovo di Siena Paolo Lojudice e il vescovo di Acireale, mons. Nino Raspanti. Zuppi succede al cardinale Gualtiero Bassetti, 80 anni, che lascia anche l’arcidiocesi di Perugia e va in pensione. “Ce la metterò tutta per farebdel mio meglio”, sono state le sue prime parole.
Cei, chi è il Cardinale Matteo Zuppi
“Congratulazioni e auguri di buon lavoro al cardinal Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, nominato da Papa Francesco alla presidenza della Conferenza episcopale italiana. E un ringraziamento al cardinal Bassetti per aver guidato in questi anni l’episcopato italiano”. E’ la dichiarazione che arriva dal dal presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.Il cardinale Matteo Maria Zuppi nasce a Roma l’11 ottobre 1955, quinto di sei figli. Nel 1973, studente al liceo Virgilio, conosce Andrea Riccardi, il fondatore di Sant’Egidio, iniziando a frequentare la Comunità e collaborando alle attività al servizio degli ultimi da essa promosse: dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti; da quelle ecumeniche per l’unità tra i cristiani a quelle per il dialogo interreligioso, concretizzatesi negli Incontri di Assisi. E’ una personalità con sensibilità pastorali affini a quelle di Papa Francesco
Cei: Zuppi “prete di strada”, esultanze dell’associazionismo
Prete di strada”, come si usa dire, arrivano per Zuppi tante esultanze soprattutto dalla sinistra e dal mondo delle associazioni. Da Enrico Letta al sindaco di Roma Gualtieri, da Pierluigi Bersani a Giuseppe Conte. Ma anche da buona parte del mondo cattolico è salutato uomo di grande sensibilità. Da Azione Cattolica alla Fondazione Migrantes, dai Frati di Assisi, dal rabbino capo di Roma Di Segni alla comunità buddista italiana. In moltissimi e da più parti plaudono alla sua capacità di dialogo e alla sua umanità. “Matteo Zuppi è stato, è e sarà una guida. Proviene da un ambito preciso della Chiesa italiana; è da qualcuno è stato erroneamente descritto con le sciocche categorie della politica come un cardinale ‘di sinistra’ o comunque progressista. In realtà il cardinale Zuppi è personalità sfaccettata; attento al grido degli ultimi e dei penultimi: perché è un pastore a tutto tondo, sorprendente proprio come Papa Francesco. Si apre per la Chieda italiana e per i cattolici italiani una stagione nuova, in un tempo difficile e di crisi come quello che stiamo vivendo”. Così Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia (PdF).
Parroco a Santa Maria in Trastevere
A ventidue anni, dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza, con una tesi in Storia del cristianesimo, entra nel seminario della diocesi suburbicaria di Palestrina, seguendo i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia Università Lateranense, dove consegue il baccellierato in Teologia. Ordinato presbitero per il clero di Palestrina il 9 maggio 1981 dal Vescovo Renato Spallanzani, subito dopo viene nominato vicario del parroco della Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, Monsignor Vincenzo Paglia, succedendogli nel 2000 per dieci anni. Incardinato a Roma il 15 novembre 1988, dal 1983 al 2012 è anche rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara e membro del consiglio presbiterale diocesano dal 1995 al 2012. Nel secondo quinquennio come parroco a Trastevere, dal 2005 al 2010, è prefetto della terza prefettura di Roma e dal 2000 al 2012 assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio, per conto della quale è stato mediatore in Mozambico nel processo che porta alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile.
Nel 2010 viene chiamato a guidare la parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, nella periferia orientale della città; e nel 2011 è prefetto della diciassettesima prefettura di Roma. Poco dopo, il 31 gennaio 2012 Benedetto XVI lo nomina Vescovo titolare di Villanova e Ausiliare di Roma (per il Settore Centro). Riceve l’ordinazione episcopale il successivo 14 aprile per le mani dell’allora Cardinale Vicario Agostino Vallini e sceglie come motto Gaudium Domini fortitudo vestra. Il 27 ottobre 2015 Papa Francesco lo nomina alla sede metropolitana di Bologna e il 5 ottobre 2019 lo crea Cardinale con il Titolo di Sant’Egidio. E Membro del Dicastro per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dell’Ufficio dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.