Von der Leyen in settimana a Kiev per incontrare Zelensky. Il leader ucraino ai russi: morirete in carcere

5 Apr 2022 12:35 - di Martino Della Costa
von der Leyen Zelensky

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell si recheranno in visita a Kiev questa settimana. Lo ha affermato in un tweet il portavoce della Commissione europea Eric Mamer. Spiegando che nella capitale ucraina i due alti rappresentanti istituzionali incontreranno il presidente Volodymyr Zelensky. Sabato si sposteranno invece a Varsavia, ha aggiunto Mamer. Intanto, ovunque riecheggia l’orrore del massacro di Bucha. Uno scempio senza fine di cui, proprio la presidente della Commissione europea, si è detta «inorridita». Sottolineando l’urgenza di «un’indagine indipendente». E asserendo con fermezza: «Gli autori di crimini di guerra saranno ritenuti responsabili».

La von der Leyen a Kiev, Zelensky parla al Consiglio di sicurezza dell’Onu

Parole che vanno a combaciare con quelle del presidente Zelensky, che ieri si è recato a Bucha, la località a nord-ovest di Kiev teatro del massacro. Dichiarazioni che nascono dall’indignazione e dal dolore per quanto inflitto agli abitanti della città. Accuse contro la Russia che, ha ribadito il leader ucraino, «ha commesso crimini di guerra. Un genocidio nel Paese». E pur confermando Zelensky che il Paese continuerà a sostenere impegni e «sforzi sia diplomatici che militari», il presidente ucraino – che oggi parlerà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti per la prima volta – in un messaggio diffuso nella notte ha rilanciato: «Vorrei sottolineare che siamo interessati a un’indagine più completa e trasparente possibile sui crimini commessi dai militari russi in Ucraina». E ancora: «I risultati di questa indagine saranno resi noti all’intera comunità internazionale».

Non solo Bucha, Zelensky ai leader russi: «Morirete in carcere»

Non solo. Parlando dell’orrore che ieri si è ritrovato a guardare negli occhi a Bucha, il presidente ucraino ha denunciato che «questa è solo una città. Una delle tante comunità ucraine che le forze russe sono riuscite a catturare. Ora infatti – ha aggiunto a stretto giro Zelensky – ci sono informazioni che a Borodyanka e in alcune altre città ucraine liberate, il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere anche molto più alto»…Una ferocia che grida vendetta, quella compiuta dalle truppe russe sui civili, per cui Zelensky – che nel discorso tenuto nella notte si è rivolto direttamente ai soldati e agli ufficiali russi – ha tuonato: «La fine della vostra vita sarà dietro le sbarre». Aggiungendo: «Oggi le persone non vengono giustiziate», ha detto Zelenskiy. «Ma tutti i bugiardi in prima linea e i loro capi a Mosca dovrebbero ricordare: la fine della vostra vita sarà dietro le sbarre»…

Kiev, colpito ospedale pediatrico Mykolaiv: tra le vittime anche bambini

Intanto, atrocità si aggiunge ad atrocità. L’ospedale pediatrico di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, è stato colpito dai russi con armi non convenzionali, ovvero vietate dalla Convenzione di Ginevra, come ad esempio le bombe a grappolo. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore di Kiev nel suo bollettino quotidiano, dando la tragica notizia di «infrastrutture civili e mediche, tra cui un ospedale pediatrico, colpite dal fuoco nemico. Ci sono morti e feriti. Anche bambini», hanno dovuto annunciare i militari ucraini sotto attacco.

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