Conti in rosso per il Pd romano. Indebitato fino al collo, neppure la “Festa dell’Unità” fa più cassa
Casse vuote e conti in rosso per il Pd capitolino. Il partito di Enrico Letta a Roma attraversa una stagione di grandi difficoltà economiche. E non solo politiche, viste le fibrillazioni mai sopite con i cugini grillini, già dai tempi dell’amministrazione Raggi. Che il sindaco Roberto Gualtieri si è ritrovato addosso.
Pd romano nei guai, indebitato per 1,6 milioni
Al primo posto c’è un indebitamento stellare nei confronti della società regionale che amministra le Case popolari (Ater). E verso quella che gestisce la raccolta dei rifiuti nella Capitale. Ma quello che non ti aspetti è la Caporetto degli ultimi anni della tradizionale “Festa dell’Unità”. Che non fa più cassa. Nel 2021 non ha portato utili. Anzi. Tanto che i vertici del Pd romano hanno deciso di tagliare gli spazi web dedicati alla kermesse, tutta piadine e pugni chiusi.
I consiglieri costretti a versare l’8% dello stipendio
La salvezza può venire solo dall’elezione di Gualtieri, che ha permesso l’ingresso in Consiglio comunale e nei municipi di tante persone che si sono impegnate a versare nelle casse del partito l’8% dello stipendio. La fotografia economica del Pd è ben fotografata dalla relazione annuale al 31 dicembre 2021. Che è stata anticipata oggi da Il Fatto Quotidiano. A tutto il 2021, il Pd Roma è indebitato per 1,6 milioni di euro. Tra questi 300mila euro sono debiti con il fisco. E 409.542 euro con l’Ater. Le pendenze con l’amministrazione regionale delle case popolari è dovuto alla presenza di molti circoli territoriali collocati in palazzine popolari. Per le quali il partito di Letta non aveva mai pagato l’affitto.
La morosità enorme con l’Ater
Una morosità “importante” per la quale il partito si impegna altre 240 rate (le prime 12 sono andate) da 1.581,94 euro ciascuna. Ma la cassa piange. Al 31 dicembre scorso il Pd poteva contrare sul risparmi di un italiano medio, appena 6.250 euro. La Festa dell’Unità ha portato un saldo negativo di 12 mila euro, visto che i 46 mila incassati non hanno coperto le spese per 58 mila.
Poche le entrate con il tesseramento 2021
Il tesseramento 2021 ha portato solo 161 mila euro di incassi dalle 7.302 adesioni. Non solo. Inoltre, sempre stando al Fatto, il partito romano ha dovuto accantonare anche 125.353 euro nel fondo per rischi e oneri che derivano in parte anche dalla morosità di 48 mila euro nei confronti del Campidoglio per gli affitti mai versati nella storica sede di via dei Giubbonari, in pieno centro storico.