Sanità, assolto a Milano l’ex assessore regionale Mantovani: il fatto non sussiste. In carcere 7 mesi
«Il fatto non sussiste». Onore, dunque, ai giudici di secondo grado che hanno ricercato la verità (e non è scontato nei tribunali italiani). Ma le quattro parole del dispositivo non bastano ad archiviare le sofferenze di un uomo o a cancellare anni di gogna mediatica con annessi mesi sette di custodia cautelare. Certo, l’ex-senatore Mario Mantovani è contento – anzi, di più – per l’assoluzione dai reati di concussione, corruzione e turbativa d’asta disposta dalla Corte d’appello di Milano, ma gli effetti di un calvario giudiziario non si dissolvono nello spazio di un sentenza. Tanto più che nel 2019 il tribunale di primo grado gli aveva comminato una condanna tutt’altro che lieve: cinque anni di reclusione.
Fu incriminato da assessore alla Sanità
I fatti incriminati risalgono al 2014 e riguardano la gara per il servizio di trasporto di persone dializzate. All’epoca Mantovani era vicepresidente ed assessore alla Sanità della Regione Lombardia. Nell’inchiesta finì anche l’allora assessore regionale all’Economia ed attuale ministro del Turismo Massimo Garavaglia, leghista. Anche Garavaglia, cui la Procura contestava solo la turbativa d’asta, è stato assolto. Ma per lui si tratta di una conferma. Ai fini dell’assoluzione di Mantovani, invece, a risultare determinante è stata la rinnovazione parziale del dibattimento disposta dai giudici d’Appello.
Con Mantovani assolto anche il ministro Garavaglia
In quella sede, infatti, i difensori Guido Calvi e Gianluca Luongo hanno contestato con argomentazioni inoppugnabili la serie di equivoci investigativi che ne aveva determinato (eccetto che per il reato di concussione, oggetto di doppia assoluzione) la condanna in primo grado. Soddisfazione piena per Mantovani anche sul fronte del reato di turbativa d’asta. I giudici lo hanno infatti dichiarato insussistente nel merito nonostante fosse ormai prescritto. Prima di dedicarsi alla sua Regione, il politico assolto è stato in Senato per diverse legislature. Ha ricoperto anche l’incarico di sottosegretario ai Lavori Pubblici. Nato politicamente in Forza Italia, cinque anni fa Mantovani aderì a Fratelli d’Italia, partito di cui è ora parlamentare sua figlia Lucrezia.