Lombardia, Garavaglia si difende: ho solo segnalato una onlus e lo rifarei

15 Ott 2015 9:57 - di Adele Sirocchi

L’assessore leghista all’Economia della Lombardia Massimo Garavaglia, sotto inchiesta per turbativa d’asta, fa sapere tramite un’intervista al Corriere che non intende dimettersi e resta al proprio posto. “Ho ricevuto l’affetto e la solidarietà da tanti. Persino da qualcuno dell’opposizione  e non dirò chi perché non voglio inguagliarlo. Certo la stima di Maroni e Salvini, ma soprattutto l’affetto della mia famiglia”. Questa la sua colpa:  “Ho ricevuto – spiega –  una segnalazione da questa onlus e ho spiegato il caso all’assessorato competente. L’ho fatto mille volte e lo rifarei. E di come sia finito quell’appalto non ne ho idea”. Garavaglia dice di esse d’accordo con Salvini, secondo cui è in corso un attacco alla Lega: “Se uno finisce sotto inchiesta per una cosa così, qualcosa di strano c’è”. L’assessore riflette poi su Mario Mantovani, il numero due della Regione, di Forza Italia, finito in manette per corruzione.  Se è stato inopportuno nominarlo assessore alla Sanità sapendo dei suoi interessi imprenditoriali nel ramo? “Non mi risulta che avesse interessi diretti al momento della sua nomina. Aveva, questo sì, esperienza nel settore ma l’esperienza fino a prova contraria è una risorsa. Gli addebiti a suo carico poi mi sembrano quasi tutti antecedenti alla sua carica in Regione”.

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