Regola del debito Ue, Fitto: «Dubbi sulle strategie differenziate. Si pensi al fondo in stile Brexit»
«Data l’incertezza molto elevata» alla luce dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, «non riteniamo che l’applicazione della regola del debito sia giustificata» per il 2023 «nelle circostanze attuali». Così il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, in una conferenza stampa a Bruxelles insieme al commissario all’Economia Paolo Gentiloni. La regola del debito prevede, per i Paesi con un debito pubblico al di sopra del 60% del Pil, una riduzione annua del debito nella misura di un ventesimo della quota eccedente la soglia del 60% e fa parte delle regole di bilancio che sono in corso di rivalutazione nell’Ue.
Le linee guida per i bilanci pubblici 2023
Dombrovskis ha anche spiegato che la Commissione ha riflettuto sull’opportunità di fornire linee guida per i bilanci pubblici 2023 in un momento di incertezza così elevata: si è deciso per dare ugualmente una guida, che verrà poi aggiustata a mano a mano, come è successo per la pandemia di Covid-19, che ha reso le previsioni economiche estremamente difficili.
Fitto: «Valuteremo nel merito ipotesi della Commissione»
«Sulle ipotesi di misure transitorie riguardanti le regole della governance economica e fiscale, delineate oggi da Dombrovskis e Gentiloni – ha commentato il copresidente del gruppo Ecr-FdI al Parlamento europeo, Raffaele Fitto – credo occorrerà confrontarsi nelle prossime settimane. Se, infatti, è positivo prorogare anche nel 2023 la sospensione della regola del taglio di un quinto del debito, ritengo che potrebbe essere dannoso adottare strategie differenziate tra i diversi Paesi, su modi e tempi della riduzione del debito, che potrebbero penalizzare i Paesi con un ammontare debitorio più alto e compromettere gli investimenti previsti, vanificando il percorso di ripresa e crescita degli ultimi mesi e aumentando i divari e gli squilibri tra i diversi Stati membri».
FdI rilancia: «Serve un fondo sul modello Brexit»
«Sono necessarie al tempo stesso da parte della Commissione – ha quindi aggiunto l’esponente di FdI – interventi rapidi e concreti per continuare a sostenere la nostra economia, soprattutto a supporto di quei settori maggiormente esposti ai possibili contraccolpi delle dure e giuste sanzioni contro la Russia. In particolare – ha concluso Fitto – ribadiamo fondamentale istituire un fondo per supportare cittadini e imprese, sul modello già sperimentato per la Brexit».