Rai, ma dove vai senza Usigrai? Il tribunale: antisindacale la chiusura del TgR della notte
Il Tribunale civile di Roma ha condannato la Rai per comportamento antisindacale. La vicenda è quella del taglio dal 9 gennaio delle edizioni notturne della TgR, la testata giornalistica regionale, deciso dall’azienda. A proporre ricorso era stato avanzata dall’Associazione Stampa Romana su indicazione dell’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai. Che ora, del tutto legittimamente, canta vittoria. «Noi chiedevamo il rispetto delle regole. E il tribunale ci ha dato ragione», commenta a caldo il leader Daniele Macheda. La sua è soprattutto una sollecitazione alla Rai affinché dia seguito alla sentenza del tribunale. «Ora – dice, infatti – sta all’azienda dare sostanza a questa consultazione. Finché la terza edizione è chiusa, è evidente che nei fatti si nega la sostanza della “consultazione preventiva”».
E il presidente della Vigilanza Rai scrive a Fuortes
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della commissione di Vigilanza Alberto Barachini, che in una lettera ha chiesto all’ad di Viale Mazzini, Carlo Fuortes di «fornire un immediato riscontro delle iniziative che l’azienda intenderà assumere in materia». In questo modo il presidente della Bicamerale evidenzia l’altro vulnus prodotto dalla decisione della Rai di sopprimere l’edizione notturna della TgR. L’azienda, infatti, non solo ha snobbato l’Usigrai ma anche l’interlocutore parlamentare, cioè la commissione di Vigilanza. Praticamente un “doppio giallo” che, come ben sanno gli appassionati di calcio, porta automatica a quello rosso e quindi all’espulsione dal campo.
La soddisfazione di Mollicone
Sul fronte più politico, si segnala la presa di posizione di Federico Mollicone, commissario in Vigilanza Rai per Fratelli d’Italia. «La condanna per condotta antisindacale sul taglio dal 9 gennaio delle edizioni notturne della Tgr – ha dichiarato – conferma la nostra valutazione sulle qualità manageriali di Fuortes. L’attuale ad – ha ricordato Mollicone – fu condannato per condotta antisindacale già ai tempi del Teatro dell’Opera, quando mise una traccia musicale durante lo sciopero dell’orchestra». Il deputato ha concluso dando la piena solidarietà di FdI «ai lavoratori, ai giornalisti e all’Usigrai». A difendere Fuortes solo il renziano Michele Anzaldi: «Vada avanti coi tagli, non si fermi alla TgR».