Maglie scatenata contro l’Europa: «Fino a ieri si è occupata di gabinetti e gender, un vero suicidio»

17 Mar 2022 13:38 - di Giorgia Castelli
Maglie

Maria Giovanna Maglie è convinta che tra Ucraina e Russia non ci siano tutti questi spiragli di pace citati dai giornali. Ospite de L’Aria Che Tira su La7, la giornalista non ha esitato ad attaccare l’Europa. «Il problema – ha detto – è come se ne esce».

Maglie: «Condivido l’analisi del suicidio dell’Occidente»

La Maglie nel corso della puntata si è detta d’accordo con Federico Rampini, anche lui ospite di Myrta Merlino. «Condivido l’analisi del suicidio dell’Occidente – ha spiegato –. Ho qualche dubbio su quando è iniziato. Ma non è questo il punto. Il discorso è che ha talmente ragione Rampini che il discorso degli Stati Uniti si può tranquillamente trasportare in Europa. Che ieri siano andati i tre paesi dell’ex cortina di ferro e non è soltanto sorprendente è proprio vergognoso per l’Europa». Il riferimento della giornalista è all’incontro a Kiev tra il premier di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca.

“Come se ne esce oggi?”

Il problema, dunque per Maria Giovanna Maglie è come se ne esce oggi. «l’Europa che fino all’altro ieri si occupava di gabinetti e di gender neutro». Per di più, ricorda la Maglie, «l’Europa ha dato onorificenze a Putin, noi che abbiamo fatto la maggior parte degli accordi energetici dopo il 2014 non prima… Questa Europa debolissima, che poi è quella che è di fronte a Putin, che cosa ha da proporre, se non la resa? È questo è lo sgomento».

L’Ucraina non vuole la resa

Una resa però che l’Ucraina non vuole. «Gli abbiamo anche dato tutte le ragioni, se non materiali, almeno morali per continuare, contemporaneamente non abbiamo la forza di un tavolo di negoziato che sia un tavolo che impone delle condizioni a Putin anziché stare a sentire le sue condizioni. Come si esercita la massima pressione su Putin?». «Sembriamo non essere consapevoli del pericolo».

 

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