Tommaso Montesano fa negazionismo sulle bare di Bergamo. Sallusti chiede di licenziarlo

9 Feb 2022 12:02 - di Alberto Consoli
Montesano bare bergamo

«Il Comitato di redazione del quotidiano Libero si dissocia dagli interventi con i quali un collega nella sostanza nega una correlazione tra la foto simbolo delle bare di Bergamo e il Covid. E si scusa con le famiglie delle decine di migliaia di vittime della pandemia». Con queste righe il Cdr del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti si dissocia pesantemente dal collega Tommaso Montesano, che in un tweet ha sostenuto una tesi inconcepibile: che le bare di Bergamo stessero  a Covid-19 «come il lago della Duchessa sta al sequestro Moro».

Tweet vergognoso di Tommaso Montesano

Si sa ormai che il famoso comunicato sul lago della Duchessa, in cui si annunciava la morte di Moro e la presenza del suo cadavere, è un falso storico. Per cui niente teorie negazioniste: «Sono quanto di più lontano dai valori dei giornalisti di Libero», conclude il Cdr. E interviene il  direttore del quotidiano Alessandro Sallusti. Che fa sapere ad AdnKronos di averne chiesto il licenziamento: «In merito alle vergognose parole del giornalista di Libero Tommaso Montesano sui morti di Covid a Bergamo ho chiesto all’azienda di valutate se esistono presupposti per il licenziamento per colpa grave e, comunque nell’attesa, la sospensione immediata di Montesano».

Tommaso Montesano fa il negazionista sulle bare di Bergamo

«Le bare di #Bergamo stanno al #COVID19 come il lago della Duchessa sta al sequestro #Moro»: il tweet è stato  pubblicato nella serata dell’ 8 febbraio  dall’account @TommasoMont.  Le parole hanno un peso molto grave. Il giornalista ha paragonato  quelle scene cucite addosso alla nostra coscienza con il caso del falso comunicato delle Brigate Rosse. Ricordiamo cheTommaso Montesano è figlio di Enrico, l’attore romano messosi in luce per le teorie  giudicate vicine al “complottismo” e per questo criticato e minacciato.

Tesi analoga in un altro tweet. L’ira della collega di Libero

Tommaso Montesano già nel 2020 aveva scritto un tweet discutibile, ricorda il sito Open. Era il 28 luglio 2020: «A posteriori, la parata dei camion dell’Esercito con le bare di #Bergamo insospettisce. Mai più ripetuta, effettuata di notte, con tutti quei mezzi che si sarebbero potuti muovere alla spicciolata. Si è VOLUTO (il maiuscolo è dell’autore, ndr) fare così, con evidenza teatrale, per terrorizzare”.  Al che i commenti della collega di Libero Brunella Bolloli furono severi: «Non esageriamo con le dietrologie adesso» disse la giornalista. Per tutta risposta Montesano replicò: «Io sono un #negazionista».

Tommaso Montesano ha replicato: “Il mio tweet, su cui in molti in queste ore si stanno scagliando, è stato gravemente equivocato”. “Il mio pensiero – scrive Montesano – era un semplice parallelismo – espresso in modo icastico ma evidentemente infelice –: tra la forza simbolica dei camion militari di Bergamo, che hanno avuto il merito di far aprire gli occhi anche ai più scettici che negavano la gravità della pandemia; e le immagini della ricerca del corpo dell’onorevole Moro nel lago della Duchessa: che, secondo le ricostruzioni storiche, convinsero l’opinione pubblica ad accettare l’ineluttabilità del destino di Moro. Volevo, in sostanza, sottolineare la forza evocativa di due immagini simbolo che hanno segnato in modo indelebile la storia, anche recentemente, del nostro Paese”.

Aggiunge Montesano sui social: “Non ho mai inteso offendere il ricordo delle Vittime né i parenti che ancora oggi ne piangono la scomparsa. Né, tantomeno, contestare l’attendibilità dell’evento che ha colpito l’intera Comunità e la Nazione. Se ciò è avvenuto, me ne scuso e a loro esprimo la mia più sincera vicinanza, oltre all’augurio di trovare al più presto conforto e giustizia. Così come mi scuso con i miei colleghi, con il direttore e con l’Azienda. Chiedo che il tweet – peraltro rimosso – non sia ulteriormente strumentalizzato per fini estranei a quello che era il mio pensiero”.

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