Foibe, l’Anpi ci riprova: convegno negazionista a Gorizia con i partigiani sloveni e Eric Gobetti
Si intitola ‘La storia insieme’ ma è già destinata a suscitare polemiche l’iniziativa organizzata dall’Anpi a Gorizia il 5 febbraio, in vista del Giorno del Ricordo, insieme all’associazione dei partigiani sloveni e con la partecipazione dello storico Eric Gobetti, autore del saggio “E allora le foibe?“. Il libro ha ricevuto aspre contestazioni dal Comitato 10 febbraio per il taglio ‘riduzionista’ rispetto alla tragedia delle foibe.
Ormai l’Anpi non fa mistero del suo negazionismo sulle foibe. L’ansia di inquadrare il fenomeno in un contesto storico mira in realtà a un obiettivo ben preciso: cancellare la distinzione tra vittime e carnefici, giustificando l’operato delle truppe titine. Basta leggere quanto sostiene il presidente Anpi, che auspica una “visione transnazionale” sulla tragedia delle foibe.
“Da troppi anni una consistente parte delle celebrazioni del Giorno del Ricordo ha assunto un carattere divisivo, all’insegna del nazionalismo, di nostalgie irredentistiche e persino della riabilitazione del fascismo storico – scrive il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo in una nota – Basti pensare all’ignobile manifesto sul Giorno del Ricordo prodotto dalla Regione Piemonte nella persona di un assessore di Fratelli d’Italia”.
“Abbiamo intitolato l’iniziativa di ricerca del 5 febbraio a Gorizia ‘La storia insieme’ perché – prosegue la nota – in particolare per le vicende del confine, occorre avere una visione transnazionale che affronti con serietà la storia della tragedia di quelle terre guardando oltre, affinché la frontiera non sia un muro, ma il luogo del riconoscimento dell’altro e la porta aperta per l’amicizia fra i popoli”.
L’Anpi e la ZZB-NOB (l’Associazione dei partigiani sloveni) “intendono avviare un percorso che tenda a disinnescare quelle dinamiche negative che stanno portando in alcuni casi ad anteporre l’interesse politico alla corretta lettura della storia, addirittura negando la legittimità della ricerca e dell’approfondimento”.