Cosenza, molestie al liceo: arrivano gli ispettori. Sasso: «A fare più male è l’omertà dei colleghi»

8 Feb 2022 12:04 - di Natalia Delfino
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Al liceo scientifico “Valentini-Majorana” di Castrolibero, in provincia di Cosenza, sono arrivati gli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale. La misura è stata disposta, su iniziativa del ministero dell’Istruzione, dopo il resoconto di una indagine interna all’istituto, in relazione alle denunce degli studenti su casi di presunte molestie sessuali da parte di un insegnante.

Il caso delle molestie sessuali al liceo

Le prime denunce erano partite sui social, suscitando una querela per diffamazione da parte della dirigente scolastica, Iolanda Maletta, nei confronti degli amministratori della pagina. Nei post si parlava di molestie, richieste di foto a sfondo sessuale e atteggiamenti discriminatori messi in atto da un insegnante. Gli studenti, poi, hanno deciso di dare vita a un’occupazione, contro quello che hanno ritenuto un atteggiamento minimizzatore da parte della preside, che non avrebbe preso alcun provvedimento di fronte a situazioni che, è stata sempre la denuncia degli studenti, andavano avanti da anni. La preside, dal canto suo, nei giorni immediatamente successivi all’esplosione del caso ha convocato un consiglio d’Istituto al termine del quale è stato redatto un documento che chiedeva agli studenti di far emergere e valutare i fatti nelle sedi opportune, «comprese quelle giudiziarie».

La denuncia di una ragazza: «Chiesta pure una foto osé in cambio del 6»

In particolare, una studentessa, oggi maggiorenne, ha denunciato di aver subito molestie quando si trovava ancora al primo anno, compresa la richiesta di una foto del seno in cambio della sufficienza. La ragazza ha sporto la denuncia formale in questi giorni, dopo che, secondo quanto ha riferito, il professore, incrociandola nei corridoi della scuola successivamente alle denunce social, le avrebbe detto che «avrei dovuto farti di peggio». Nel frattempo, secondo quanto riferito dalla stampa locale, altre vittime sarebbero venute allo scoperto arrivando fino a una dozzina e la preside ha avviato quell’indagine interna cui poi è seguita l’ispezione dell’ufficio scolastico regionale.

Il sottosegretario Sasso: «A fare più male è l’omertà dei colleghi»

«Per me tutti sono innocenti fino al terzo grado di giudizio, ma se dovessero emergere delle responsabilità del docente, allora immediatamente si deve disporre la sua sospensione. Mi sento a disagio solo a pensare che un educatore possa premeditare e poi compiere molestie di questo tipo», ha commentato il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso. «Quello che più fa male è l’omertà dei colleghi e dei dirigenti», ha proseguito, aggiungendo che «evidentemente lì qualcosa è successo. Si faccia un esame di coscienza il collega professore che sapeva e non ha denunciato».

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