Disastro Lamorgese a Milano: si assolve sugli studenti pestati e non spiega l’inerzia col branco di Capodanno

7 Feb 2022 15:54 - di Carlo Marini
Lamorgese Milano

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in Prefettura, a Milano ha tenuto una conferenza stampa per spiegare le due facce dell’ordine pubblico nel capoluogo lombardo. Da una parte un’inerzia allarmante nei confronti del branco di Capodanno, dall’altra le manganellate e le cariche contro una manifestazione pacifica di studenti.

La ministra sugli stupri di Capodanno: “Gli autori sono italiani di nascita”

Una discrasia che la responsabile del Viminale non ha chiarito, eludendo sugli stupri di Capodanno, la questione più evidente. E cioè che gli stupratori sono tutti di origine nordafricana.  Le aggressioni che si sono svolte a Capodanno a Milano “sono fatti gravissimi di violenza nei confronti di ragazze”, ha detto Lamorgese ai giornalisti. “Abbiamo analizzato un’escalation di violenza nella tecnica utilizzata e il fatto che coloro che hanno usato la violenza sono ragazzi e cittadini italiani di nascita. Non unirei il discorso dell’immigrazione con le violenze che avvengono anche da parte di italiani”. Una minimizzazione e una generalizzazione che ha fatto da prodromo a una semplificazione sociologica. “Tutto ciò fa comunque emergere una situazione di disagio sociale da parte dei ragazzi” ha aggiunto Lamorgese.

Lamorgese sulle botte agli studenti di Milano: “Un corto circuito”

Sulle manganellate agli studenti inermi alla manifestazione del 28 gennaio scorso a Milano? “Si è creato un cortocircuito – ha minimizzato Lamorgese – evidentemente c’è stato un cortocircuito rispetto a quello che i ragazzi volevano, la polizia si è trovata con una cinquantina di presenti che hanno cercato di andare in una zona non prevista dove c’erano protezioni. La magistratura farà gli accertamenti necessari ma una cosa è certa, il cortocircuito dobbiamo cercare di disinnescarlo”.

Fatta fuori dal vertice la Regione Lombardia: “Non volevano domande scomode”

Per l’emergenza ordine pubblico a Milano, invece, il responsabile Viminale manderà rinforzi. “Come forze di polizia abbiamo un organico che andrà ad aumentare nell’arco di pochi mesi fino ad arrivare a 255 uomini. Ne verranno assegnate 198 alla polizia di Stato di cui 150 alla questura di Milano”. La metà “arriverà immediatamente” ha aggiunto Lamorgese, spiegando che si tratta di “70 unità ora a Milano e 70 poi da luglio. Così come la guardia di finanza, avremo 65 unità di personale appena uscito dai corsi”.

Nessuno, però, ha pensato di allargare ai rappresentanti della Regione Lombardia la riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza di oggi a Milano con il ministro Lamorgese.”Non sarebbe stato più di buon senso allargare il tavolo in un momento in cui Milano è allo sbando?”, Attacca il responsabile sicurezza della Lega Fabrizio Cecchetti in una nota. “Oppure si è preferito non invitare un esponente della Regione per evitare che all’interno dell’area riunione emergessero critiche sulla situazione emergenziale di Milano?”.

 

 

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