Caro bollette, in rete esplode la rabbia: governo e Draghi ai minimi storici. La ricerca SocialCom

21 Feb 2022 12:34 - di Fortunata Cerri
bollette

Nonostante gli interventi straordinari per ridimensionare l’impatto del caro-energia, i rincari delle bollette sono pesanti: nel primo trimestre 2022 si segnala un aumento del 131% della luce e del 94% del gas, come ha rilevato Arera in audizione al Senato (15 febbraio 2022). Il tema dei rincari delle bollette è diventato centrale anche in rete nella prima metà del mese di febbraio. SocialCom, con l’ausilio della piattaforma Blogmeter, ha analizzato per Adnkronos le conversazioni sul web tra il 1° e il 15 febbraio, per cercare di capire il sentiment rispetto a quanto sta accadendo. In questo periodo di tempo, si registrano oltre 11 milioni di interazioni sul tema. A preoccupare moltissimo sono gli aumenti in bolletta.

«Migliaia i post sui social – si legge sulla ricerca – dove gli utenti condividono gli screenshot delle proprie bollette, sottolineando come gli importi da pagare siano in alcuni casi anche triplicati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le denunce arrivano da semplici cittadini, ma anche da imprenditori e Partite Iva».

Bollette, la rabbia delle Partite Iva 

Nelle pagine e nei gruppi Facebook che rappresentano le Partite Iva, «e dove il consenso del governo è ai minimi, traspare tutta la rabbia e la disperazione del momento: è proprio in questi gruppi che l’argomento più dibattuto è quello relativo ai rincari e all’aumento delle bollette, stando a quanto emerge dalla ricerca».

“Oggi”, “ora”, “tutti” sono le parole più utilizzate per chiamare a raccolta il “popolo” degli autonomi e cercare di coagulare attorno a un unico vessillo le istanze di tutti i professionisti e autonomi colpiti. Come rileva la ricerca, tra i vari termini ed espressioni utilizzati, ne risaltano alcuni piuttosto eloquenti, come: “i problemi”, “tutti i costi”, “le problematiche”, “sul lastrico”, “secondo lavoro”, “questa crisi”.

«Il caro bollette rischia di vanificare la ripresa»

«Il caro bollette rischia di vanificare la ripresa – ha dichiarato il presidente di Partitalia (associazione di Partite Iva in Italia) Francesco Rossi – Si parla di un conto salatissimo per imprese e famiglie: solo nel primo trimestre del 2022 le imprese italiane pagheranno 13 miliardi in più per elettricità e gas. Ma sono soprattutto le piccole partite Iva a rischiare: piccole imprese e lavoratori autonomi non hanno nessuna rete di protezione di fronte a questi aumenti vertiginosi. Il governo intervenga subito per calmierare i costi dell’energia, soprattutto per i piccoli operatori economici», ha concluso.

Il sentiment verso il governo e i leader dei partiti

Il sentiment delle Partite Iva nei confronti del governo, del presidente del Consiglio e dei principali leader politici è in prevalenza negativo, emerge dalla ricerca realizzata da SocialCom.

Difficile dire se intorno alle Partite Iva possa nascere un nuovo movimento politico, magari spinto proprio dalla forza dei social network o dall’esigenza di trovare nuova rappresentanza. Ma, rileva la ricerca, l’esecutivo registra un sentiment negativo al 79,93%, così come quello di Mario Draghi, che supera il 70%.

Il sentiment delle Partite Iva nei confronti dei principali leader politici è in prevalenza negativo, fatta eccezione per Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Tra i leader politici con un sentiment negativo spicca il dato su Enrico Letta, apprezzato solo dal 15,41% degli utenti iscritti ai gruppi Facebook delle Partite Iva. Sono i leader di centrodestra i più apprezzati dagli autonomi: Giorgia Meloni registra un sentiment positivo al 78,28%, così come Matteo Salvini (55,26%). (Ecco il link della ricerca completa)

 

 

 

 

 

 

 

 

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