Record di contagi (oltre 220mila), 294 decessi. Addio al bollettino quotidiano? “Mette solo ansia”

11 Gen 2022 20:23 - di Alessandra Danieli

Nuovo record di contagi nel bollettino odierno diffuso dal ministero della Salute. Sono oltre 220mila i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. Il numero più alto da inizio pandemia. Da segnalare anche il netto aumento dei tamponi effettuati, che esaurito l’effetto weekend e festività natalizie, sono tornati abbondantemente sopra il milione. Da ieri sono stati processati 1.375.514 tamponi con un tasso di positività al 16%.

Covid, record di contagi e morti: 220mila casi in più a ieri

Crescono, purtroppo, anche i morti. Sfiorano i 300 (294) i decessi da ieri, che raggiungono numero più alto della quarta ondata. Non si ferma l’aumento della pressione sugli ospedali. Boom di ricoveri ordinari (+727) per un totale di 17.067. Salgono ancora i posti letto occupati in terapia intensiva, dove si registrano 185 ingressi nelle ultime 24 ore per un totale di  1.677.  17.067 in totale. I nuovi casi odierni portano a 7.554.344 i contagiati dall’inizio dell’emergenza, mentre le vittime salgono a 139.265. I guariti sono 5.410.482, 56.560 nelle ultime 24 ore. Attualmente sono 2.004.597 i positivi al covid, 60.618 in più di ieri. La Regione italiana più colpita è la Lombardia con 45.555 i nuovi casi e 55 morti nelle ultime 24 ore. Che portano il totale dei decessi da inizio pandemia a 35.519. vittime nella Regione. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 265.222 tamponi con un tasso di positività al 17,1%.

Il  bollettino potrebbe diventare settimanale

Non è escluso, come tra l’altro proposto da Matteo Bassetti, che l’appuntamento con il bollettino covid da quotidiano diventi settimanale. “Sarebbe un’ottima idea far diventare settimanale il bollettino dei contagi, mi sembrerebbe naturale farlo. Noi del Cts stiamo discutendo del parlarne col governo”, ha detto a Rai Radio1 l’infettivologo Donato Greco. La variante Omicron galoppa ma il quadro generale, con le vaccinazioni di massa,  è molto cambiato. Così il ‘rito’ del bollettino che ogni giorno riporta i numeri dei contagi, delle ospedalizzazioni, dei decessi, dei guariti e dei dimessi diventa un caso.

Bassetti all’attacco: basta report tutti i giorni

“Bisogna finirla col report serale che non dice nulla e non serve a nulla. Se non mettere l’ansia alle persone. Siamo rimasti gli unici a fare il report giornaliero”. Ad aprire il fuoco è stato appunto l’infettivologo genovese  Radio Cusano Campus Che senso ha dire che abbiamo 250mila persone che hanno tampone positivo?, chiede Bassetti. “Bisogna specificare se sono sintomatici, asintomatici, sono ricoverati, stanno a casa”.  Da una parte – dice Bassetti – sono numeri che ci fanno fare brutta figura col resto del mondo, perché sembra che vada tutto male e invece non è così. “Se continuiamo così finiremo con l’andare in lockdown di tipo psicologico e sociale”.  Da una parte – dice – sono numeri che ci fanno fare brutta figura col resto del mondo. Perché sembra che vada tutto male e invece non è così.  “Se continuiamo così finiremo con l’andare in lockdown di tipo psicologico e sociale“.

Andrea Costa: meglio un bollettino settimanale

A pensarla così anche  Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. “Condivido la posizione di Matteo Bassetti circa l’inutilità di un report giornaliero dei contagi. Perché il numero dei contagi di per sé non dice nulla. Da parte mia ho proposto anche al ministro della Salute di fare una riflessione sull’attuale sistema di report e la mia posizione è condivisa dal mio partito Noi con l’Italia. Mi auguro che possa diventare maggioritaria all’interno della maggioranza”. Nella situazione attuale, spiega Costa, “è necessario soffermarsi essenzialmente sui dati delle ospedalizzazioni e occupazione delle terapie intensive”.  Per ora il ministro Speranza tace.

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