Balotelli e Joao Pedro verso la convocazione in azzurro: Mancini le prova tutte per arrivare in Qatar
Il “figliol prodigo” Balotelli e il brasiliano Joao Pedro, già squalificato per doping, diventato italiano da 4 anni. La nazionale azzurra del ct Roberto Mancini le tenta tutte per acciuffare l’ultimo posto disponibile per i mondiali in Qatar. L’ultima indiscrezione è confermata dai quotidiani sportivi.
Mario Balotelli potrebbe infatti tornare a respirare l’aria del club azzurro. Prende infatti corpo l’ipotesi che l’attaccante oggi all’Adana Demirspor, in Turchia, possa essere chiamato dal c.t. Mancini per lo stage che l’Italia sosterrà la settimana prossima, in concomitanza con lo stop della Serie A. Solo lunedì, però, si saprà se questa che al momento è una suggestione si trasformerà in una realtà. Lo anticipa la Gazzetta dello Sport, in base ai segnali che arrivano da Coverciano.
Dunque, Mancini richiama Balotelli in Nazionale? Secondo il Corriere dello Sport, c’è un indizio social. E quindi sembrerebbe proprio di sì, stando a una storia pubblicata da Enock sui social. “Io so quanto ci tieni a questa maglia – ha scritto il fratello minore di Super Mario su Instagram, postando una foto di Balo esultante con la maglia azzurra – Ora fagli vedere la fame che hai”. Il ct azzurro e l’Italia hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile per andare a giocarsi Qatar 2022. SuperMario torna in azzurro più di tre anni dopo l’ultima apparizione, il 7 settembre 2018 in Italia-Polonia di Nations League.
Joao Pedro e Balotelli, coppia d’attacco impensabile fino a pochi mesi fa
L’altra novità per gli allenamenti del 26 e 27 gennaio, in vista degli spareggi mondiali che danno accesso a Qatar 2022, è Joao Pedro. L’attaccante del Cagliari, italo-brasilianoo, verrà accontentato dal ct: aveva espresso il sogno di vestire la maglia azzurra della Nazionale italiana. Sposato con Alessandra, una donna siciliana conosciuta nel 2011 quando giocava a Palermo e dalla quale ha avuto due figli, dal 2017 è in possesso anche della cittadinanza italiana. Joao Pedro aveva bisogno dell’autorizzazione della federcalcio mondiale avendo giocato per il Brasile a livello Under 17. Il cagliaritano compirà 30 anni due settimane prima della prossima partita dell’Italia nei playoff di qualificazione ai Mondiali del 24 marzo contro la Macedonia del Nord. La squadra vincente se la dovrà poi vedere con la vincitrice di Portogallo-Turchia. La suggestione, alla luce di squalifiche, positivi e infortuni: Joao Pedro e Balotelli saranno la coppia d’attacco titolare del 24 marzo?
La stessa Gazzetta che oggi indica SuperMario come “salvatore della patria azzurra”, il 25 giugno 2014, all’indomani dell’eliminazione al mondiale brasiliano, a opera di Costa Rica e Urugay, scriveva parole di tutt’altro tenore. «Mario Balotelli non sarà il colpevole delle nostre disgrazie ma è certamente l’icona del giocatore sopravvalutato. Della promessa guascona non mantenuta. Nella sua parabola si rintracciano agevolmente le magagne di un sistema che importa stranieri a frotte con operazioni più o meno opache, non valorizza i vivai e quindi fornisce alla Nazionale (e agli appassionati) poco materiale umano per di più, come s’è visto, assai fragile. Stelline cadenti che purtroppo noi dei media provvediamo a troppo spesso a collocare in un firmamento di cartapesta». Otto anni dopo si riparte, pare tutto dimenticato: si riparte proprio da Balotelli (e da Joao Pedro).