Sondaggio, gli italiani scelgono il centrodestra: Fdi-Lega-FI crescono ancora. Il crollo M5S frena il centrosinistra

19 Dic 2021 12:37 - di Chiara Volpi
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L’ultimo sondaggio Monitor Italia, l’indagine settimanale di Dire-Tecnè, assevera ancora una volta l’ininterrotta ascesa di Fratelli d’Italia e la netta affermazione delle forze che sigillano la coalizione del centrodestra, unito e vincente sul piano dei consensi acclarati dalla matematica percentuale della ricerca demoscopica. E allora, Fratelli d’Italia con il 20,6 (+0,2%). Seguito dalla Lega, a sua volta in crescita al 18,4 (+0,2%). E con la lieve oscillazione positiva di Forza Italia (+0,1%) che raggiunge l’8,8%, portano la coalizione di centrodestra in vantaggio, con il 49,2% dei consensi. Mentre, dalla sponda opposta, il centrosinistra del Pd, M5S, Articolo uno ed Europa Verde, approdano solo al 39,7%. Con Azione, Italia Viva e + Europa, fanalini di cosa che arrivano invece al 6,7%, perdendo lo 0,6%. Numeri e riscontri, quelli del centro-sinistra, su cui pesa incontrovertibilmente, la crisi del M5S, col Pd che ne approfitta, ma non abbastanza da rischiare di scalfire il primato de Fdi-Lega e FI.

Sondaggio Monitor Italia: la coalizione di centrodestra sempre vincente sfiora il 50% dei consensi

La batosta del M5S, non è certo una novità. E di sicuro non è arrivata tutta in una volta. Sono mesi che i sondaggi la certificano, proponendo tra le righe di numeri, dati e conclusioni, una crisi palesata da malumori. Abbandoni e fughe. Fronde intestine e contraddittori aperti che minano nella fondamenta la galassia pentastellata depauperata e litigiosa. La macchina cinque stelle, insomma, è inceppata e non riesce proprio ad ingranare. E la scintilla che doveva arrivare dal nuovo corso del leader Conte non innesca la ripartenza. Di certo, peraltro, la scelta di disertare gli studi Rai. L’adesione al 2×1000. L’astensione sul caso Open che ha disorientato la base degli attivisti. Unite all’inerzia dimostrata nel dibattito per individuare il nuovo inquilino del Colle, non hanno aiutato i tentativi di recuperare terreno.

Il M5S crolla sotto la soglia psicologica del 15%: i consensi perduti finiscono in tasca al Pd

Così i sondaggi, a partire dall’ultimo firmato Monitor Italia, il report settimanale di Dire-Tecnè, fotografa crisi e stallo del M5S. Con una singolare equivalenza a margine dei numeri che decretano il dissesto del Movimento, che finisce in tasca dei dem. Tanto i grillini perdono in termini di consensi percentuali. E tanto il Pd di Letta ne approfitta e ci guadagna. E cioè esattamente quello 0,8 perso dai 5S, e acquisito da Letta. Un risultato, quello che il sondaggio in oggetto accredita al M5S – con il crollo sotto la soglia psicologica del 15% – che rimarca una proporzione che, col segno “meno” davanti alla voce del M5S: stigmatizza il disastro del Movimento a guida Conte. E con il simbolo “più” davanti a quella del Partito democratico, regala a Letta quel quid percentuale con cui il Pd si conferma primo partito al 21,7%. Ma con Fdi che lo tallona a un soffio.

Ma neppure il calo dei 5 Stelle aiuta il recupero del centrosinistra sulla coalizione rivale

Guardando il report dall’angolazione delle coalizioni, però, il calo dei 5 Stelle non aiuta il recupero del centrosinistra. Nell’ultima settimana, infatti, come anticipato in apertura, il trend di Monitor Italia incorona decisamente il centrodestra. Infatti, stando al sondaggio in questione, la coalizione fra Fdi, Lega, Forza Italia, Coraggio Italia e Noi con l’Italia metterebbe insieme il 49,2% dei consensi (+0,5%). E lascerebbe notevolmente indietro gli inseguitori: con Pd, M5S, Articolo uno ed Europa Verde distaccati, che si fermano al 39,7% (con un +0,3%).

 

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