Manovra, Meloni incontra Draghi. Poi annuncia: «A breve un’iniziativa comune del centrodestra» (video)

3 Nov 2021 19:53 - di Viola Longo
meloni draghi

Manovra, fisco, pensioni e naturalmente Green pass e Covid. Giorgia Meloni ha incontrato nel tardo pomeriggio Mario Draghi a Palazzo Chigi e nel corso del colloquio ha presentato al premier alcune delle «rivendicazioni» di FdI sui maggiori temi in agenda, annunciando anche al termine del vertice che «a breve» si terrà un’iniziativa comune del centrodestra di cui «con gli alleati avevamo parlato in vista della manovra».

I paletti di FdI sul fisco

«Fratelli d’Italia – ha spiegato Meloni – rivendica che gli otto miliardi investiti dal governo per la riduzione delle tasse vadano interamente sul tema del taglio del cuneo contributivo, da dividersi lato lavoratore, lato azienda». Sempre sul tema fiscale, poi, la leader di FdI ha chiarito che «siamo drammaticamente preoccupati dalla revisione delle stime catastali e dal rischio di un aumento delle tasse che inevitabilmente ne deriverebbe». Quindi, «abbiamo chiesto al presidente del Consiglio di concentrarsi unicamente sull’emersione delle case non accatastate, ma di non porre le basi per un aumento della tassazione sulla casa che sarebbe drammatica».

Meloni a Draghi «sanare la vergogna delle pensioni d’oro»

Sul tema pensioni, poi, la leader di FdI ha ricordato che «a dicembre scadrà il contributo di solidarietà che era stato chiesto ai pensionati molto, molto più fortunati di quelli che vanno in pensione oggi o dei giovani di domani: chiediamo – ha chiarito Meloni – che si reintroduca il contributo di solidarietà e abbiamo portato al presidente Draghi la nostra storica proposta di ricalcolo delle pensioni retributive troppo alte per sanare la vergogna delle pensioni d’oro».

Quello che non torna su Green pass e stato d’emergenza

E, ancora, sullo stato d’emergenza Meloni ha sottolineato che «il Green pass o funziona e allora non c’è bisogno di prorogare lo stato di emergenza, o c’è bisogno di prorogare lo stato di emergenza e allora il Green pass non funziona». Ma in questo caso «qualcuno deve rivedere questa scelta», ha sottolineato Meloni, riferendo che sullo stato d’emergenza comunque il premier «ha detto di non avere ancora deciso, per vedere qual è l’andamento della stagione più fredda».

Il caso Puzzer e l’ultimo scandalo reddito di cittadinanza

Nel corso del punto con la stampa seguito al colloquio con Draghi, poi, la leader di FdI ha spiegato di essere «rimasta oggettivamente molto colpita dal provvedimento di daspo che è stato comminato al sindacalista Stefano Puzzer». «Credo – ha commentato – che queste non siano reazioni degne di una democrazia. Non siamo la Corea, non siamo la Cina, non siamo i Talebani, non siamo la Turchia, noi siamo l’Italia e in questa nazione c’è il diritto a manifestare il proprio dissenso». Poi un passaggio su un’altra notizia che sta facendo molto discutere, ma che conferma gli allarmi che FdI sta lanciando da tempo: i numeri impressionanti delle erogazioni indebite di reddito di cittadinanza, che ammontano, riferendosi solo ai casi scoperti, a 48 milioni di euro. «I controlli – ha avvertito Meloni – vanno fatti prima» e non dopo, con tutto ciò che ne consegue.

Il no al «presidenzialismo de facto imposto dall’alto»

Infine, una riflessione su un altro tema che tiene banco in queste ore, dopo le dichiarazioni di Giancarlo Giorgetti sul semipresidenzialismo de facto che si potrebbe istituire con Draghi al Quirinale. «La più grande riforma che si può fare in Italia è una riforma presidenziale, ma l’idea di un presidenzialismo de facto imposto dall’alto – ha chiarito Meloni – a me non convince».

Meloni fa il punto dopo il colloquio con Draghi

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