Feltri corrispondente da Palazzo Marino: qua fanno i consigli a mezzanotte per raddoppiare il gettone…
Vittorio Feltri firma oggi su Libero un’altra corrispondenza dal consiglio comunale di Milano. Stavolta racconta che i consiglieri si riuniranno all’ora di cena – 20,30 – e si intratterranno fino a mezzanotte e qualche minuto.
“Qualcuno a questo punto osserverà: cacchio, eroici questi consiglieri. Ma va là. Pur nella nostra ingenuità, abbiamo scoperto l’arcano: se la riunione terminasse, poniamo, alle 23, lorsignori avrebbero diritto a un solo gettone di presenza. Se viceversa si protrae oltre le 24 scatta un secondo gettone, in quanto formalmente l’impegno dei consiglieri in questo modo abbraccia due giornate, quella di oggi e quella del 5 novembre“.
Già, ma a quanto ammonta il gettone? “All’incirca il gettone è di 120 euro, se moltiplicato per due si sale a 240. Buttali via. Meglio dello sputo in un occhio”.
Poi Feltri ci aggiorna su un altro provvedimento dell’amministrazione comunale di Milano. Un finanziamento di 3 milioni di euro ai rom, per aiutarli a condurre un vita dignitosa che contempli anche l’educazione della prole, di solito inviata a compiere furtarelli o ad elemosinare. Perché tanto riguardo per i rom – si chiede Feltri – mentre i clochard milanesi sono abbandonati a se stessi?
“Se l’intento è quello di aiutare chi è in difficoltà economiche, nulla da eccepire. Ma allora ci domandiamo perché avere tanti riguardi per coloro che un tempo era lecito definire zingari, e neanche un briciolo di pietà per i clochard di cui è infestata Milano, i quali anche in pieno inverno dormono all’addiaccio e di giorno campano trascinandosi nelle vie del centro. Sono vittime di un abbandono del Comune, ma anche dello Stato che regala redditi di cittadinanza a chiunque si gratti il ventre, tranne che ai barboni cui non si riconosce neppure la condizione di poveri. La situazione se non fosse grave sarebbe addirittura comica“.